Sigrid Kaag (LaPresse)

Editoriali

Minacce di morte alla vicepremier olandese Sigrid Kaag dagli estremisti

Redazione

La ministra delle Finanze e leader del partito di sinistra D66 è sott’attacco perché è liberale e democratica. I suoi avversari politici alimentano l’odio fino alla violenza, lei pensa di lasciare: “Viviamo in un clima altamente polarizzato”

Sigrid Kaag è la vicepremier dei Paesi Bassi. È la ministra delle Finanze e leader del partito liberale di sinistra D66, alleato con i liberali conservatori del primo ministro, Mark Rutte. Nel 2021 è stata la grande sorpresa delle elezioni, portando i D66 al secondo posto con il 15 per cento, ben davanti ai partiti di estrema destra di Geert Wilders e Thierry Baudet, dopo una campagna incentrata sui valori liberal-democratici e l’europeismo. Giovedì 25 maggio, durante una trasmissione televisiva, Kaag è scoppiata a piangere quando ha visto un’intervista alle figlie che le chiedevano di lasciare la politica per le continue minacce di morte. “Temo che mia madre faccia la fine di Els Borst”, ha detto la figlia maggiore Janna. Borst, esponente dei D66 e ministro della Sanità che aveva promosso la legge sull’eutanasia, fu assassinata nel 2014 da uno squilibrato che diceva di essere in “missione divina”.

 

Kaag è minacciata perché donna, perché è sposata con un palestinese, perché è una diplomatica cosmopolita, perché è ambientalista e perché difende idee liberali e democratiche. Incarna l’opposto della politica suprematista e populista della demonizzazione e della menzogna permanenti. È il bersaglio di disprezzo e false accuse da parte di politici senza scrupoli come Baudet o di movimenti complottisti che alimentano l’odio fino alla violenza. Kaag sta pensando di lasciare la politica, ma non ha ancora preso una decisione. “Viviamo in un clima politico altamente polarizzato, sequestrato da gruppi estremisti della destra radicale”, ha detto Kaag al País. Nel 2002, sempre nei Paesi Bassi, Pim Fortuyn fu assassinato perché rifiutava il politicamente corretto. Oggi Kaag è minacciata perché il populismo, il suprematismo, l’identitarismo e l’estremismo sono diventati il nuovo politicamente corretto. Ma non è solo lei a essere minacciata di morte. Come ha spiegato la stessa Kaag: “È una minaccia alla democrazia che dobbiamo prendere molto sul serio”.

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