Editoriali

Il gran gesto di Nardella contro l'ambientalismo fanatico

Redazione

Il sindaco di Firenze mostra i muscoli contro i vandali dell’ecologismo: a che serve deturpare capolavori dell'arte per propagandare una questione di cui si parla in continuazione?

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, insieme a un paio di vigili urbani, ha fermato con un certo vigore fisico alcuni “attivisti” ecologisti che stavano imbrattando Palazzo Vecchio, col pretesto di protestare contro un “palazzo del potere” in nome dell’urgenza di intervenire sulle emergenze climatiche. A che serve deturpare capolavori dell’arte e simboli di una civiltà per propagandare una questione della quale, peraltro, tutti i mezzi di comunicazione parlano incessantemente? Nardella, in questa occasione, ha dimostrato di essere un formidabile combattente della cultura contro la stupidità veicolata dall’ottuso ambientalismo ideologico. Anche i cittadini presenti, di fronte al fatto, si sono messi a inveire contro i vandali, e anche questo è un elemento rassicurante.

 

Il fanatismo è sempre nutrito di incultura e di una ingiustificata ipertrofia dell’ego, quando sconfina nella irresponsabilità finisce con l’ottenere l’effetto opposto a quello desiderato. C’è da sperare che gli autori di questo tentativo di deturpazione vengano condannati e sarebbe bene che ad essi venisse applicata l’aggravante di aver agito per futili motivi. Infatti la loro motivazione non è l’emergenza climatica ma la volontà di apparire come i principali sostenitori delle misure necessarie per contrastarla, il che non è affatto vero. Hanno agito da stupidi e la stupidità non è un valido motivo. Il sindaco che interviene personalmente, invece, merita tutto il plauso possibile: ha interpretato con decisione e tempestività il mandato dei fiorentini, che amano la loro stupenda città e vogliono difenderne la straordinaria eredità culturale. È ora di smetterla di giustificare atti insulsi perché chi li compie pretende di essere un eroe dell’ecologismo: si tratta di stupidi egotisti privi di senso comune e come tali vanno trattati, con l’energia e la fermezza anche verbale usata da Nardella e dai cittadini di Firenze. Meritano solo indignazione, non comprensione. Bravo Nardella!