Editoriali

Nessun libro deve far paura

Redazione

Alla Feltrinelli non c’è il volume di Mantovano sul ddl Zan. Qualche domanda

Chi va in una delle tante librerie Feltrinelli chiedendo una copia del libro di Alfredo Mantovano “Legge omofobia perché non va. La proposta Zan esaminata articolo per articolo” (edito da Cantagalli) si sentirà rispondere che il volume lì non c’è né è possibile prenotarlo. Insomma, alla Feltrinelli il volume di Mantovano (giudice di Cassazione e vicepresidente del Centro studi intitolato al giudice Rosario Livatino, fresco di beatificazione) non si può comprare. Naturalmente, essendo la libreria un soggetto privato, può decidere quali libri vendere e quali no, quali esporre sugli scaffali e quali lasciare nel retrobottega, e ci mancherebbe altro. Il problema è il rifiuto di accettare una prenotazione per un determinato libro, pratica che sa di ostruzionismo commerciale. Feltrinelli ha dapprima parlato di problemi legati alla distribuzione, chiamando in causa l’editore Cantagalli, ma quando Messaggerie Libri  (il distributore) ha chiesto chiarimenti alla direzione della casa editrice, quest’ultima si è scusata garantendo che le ordinazioni del libro “incriminato” sarebbero partite al più presto (ieri pomeriggio, almeno nella centralissima libreria Feltrinelli della Galleria “Alberto Sordi”, a Roma, non era ancora possibile prenotarlo). 


Detto del libero mercato e delle legittime scelte di una grande catena editoriale  – quasi monopolista, almeno nelle grandi città italiane – sorprende che in un momento di acceso dibattito pubblico su una legge che punta all’inclusività e i cui promotori e sostenitori negano ogni accusa di voler imbavagliare il dissenso, si decida di rendere difficile all’opinione pubblica la lettura di un volume che – come da titolo –  spiega perché la proposta Zan non va bene esaminata “articolo per articolo”. Un libro in più non fa male a nessuno. Tantomeno alle librerie stracolme di volumi del tutto trascurabili.

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