le previsioni economiche d'inverno

La commissione Ue taglia le stime di crescita per l'Italia e per l'eurozona 

Redazione

"L'economia dell'Ue ha iniziato l'anno su una base più debole del previsto", ha spiegato Gentiloni in conferenza stampa. Pesano le incertezze globali, mentre il ribasso dell'inflazione dà fiducia ai mercati

Come da attese, la Commissione europea ha limato a ribasso le prospettive di crescita dell'eurozona. Se a novembre la stima era di un pil in aumento dell'1,2 per cento nell'area euro, oggi il commissario Paolo Gentiloni, presentando le previsioni economiche d'inverno, ha detto che la Commissione si aspetta una crescita dello 0,8 per cento. L'Italia, in particolare, passa dallo 0,9 allo 0,7 per cento nell’anno in corso (contro una previsione dell’1,2 per cento fissata dalla Nadef) e dall’1,3 all’1,2 nel 2025. 

 

"L'economia dell'Ue ha iniziato l'anno su una base più debole del previsto. Dopo la forte ripresa post-pandemia nel 2021 e per gran parte del 2022, i dati più recenti confermano che l’economia dell’Ue si è espansa appena nel corso del 2023 – e le prospettive per il primo trimestre del 2024 rimangono cambiate", ha spiegato Gentiloni nel corso della conferenza stampa, precisando che "sussistono ancora le condizioni per una ripresa".

Anche per questo, ha continuato l'ex premier, non è previsto alcun intervento da Bruxelles. "Non è il modo di agire della Commissione europea, parlare di manovre correttive. Tantomeno di fronte a cambiamenti dello zero virgola di questa o quella previsione. Sicuramente si può dire che le previsioni, per quanto riguarda l'Italia, sono largamente nella media europea, come del resto succede da dopo la pandemia. Credo sia una valutazione che può dare fiducia anche all’economia italiana". 

Considerazioni che si uniscono alle buone notizie relative alla "pressioni sui prezzi che si sono attenuate più rapidamente di quanto previsto in precedenza e i prezzi dell’energia sono ora sostanzialmente più bassi. Di conseguenza, anche se le condizioni del credito sono ancora rigide, i mercati ora si aspettano che il ciclo di allentamento inizi prima. E, sorprendentemente, il mercato del lavoro continua ad essere forte".

Nel corso della conferenza Gentiloni ha anche parlato di Mario Draghi e del dossier sulla competitività dell’Ue al quale l’ex presidente della Bce sta lavorando: "Verrà diffuso dopo le elezioni europee, se sono bene informato. E, conoscendo Draghi, credo che sarà molto parco nelle anticipazioni sul rapporto". 

 

Le incertezze maggiori dipendono dal delicato contesto geopolitico. Da una parte, si legge nel report, c'è il rischio di un ulteriore ampliamento del conflitto in medio oriente. Si prevede che l’aumento dei costi di spedizione a seguito delle interruzioni del commercio nel Mar Rosso “avrà solo un impatto marginale sull’inflazione, ma ulteriori interruzioni potrebbero, tuttavia, provocare nuovi colli di bottiglia nell’offerta con il conseguente soffocamento della produzione e far salire i prezzi”. Anche il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha sottolinato che “il panorama globale rimane altamente incerto perchè le tensioni geopolitiche potrebbero avere un impatto negativo sulla crescita e sull'inflazione".

 

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