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Editoriali

Dopo averlo denigrato, Meloni vuole ampliare ancora l'utilizzo del Pos 

Redazione

Il governo pensa a una norma per permettere il prelievo del denaro contante in esercizi commerciali, tabaccai, edicole, farmacie, supermercati e altri punti vendita della grande distribuzione organizzata

Se davvero viviamo in tempi bui e “chi ride la notizia atroce non l’ha ancora ricevuta”, allora c’è davvero bisogno di tirarsi su. E noi del Foglio ci siamo sentiti davvero sollevati quando abbiamo letto il dispaccio con il quale l’Ansa informa che “a breve potrebbe essere più facile avere del contante, prelevando direttamente col pos in negozio”. Infatti il governo pensa di ritoccare le norme antiriciclaggio per favorire “il convenzionamento di esercizi commerciali diffusi sul territorio, tabaccai, edicole, farmacie, supermercati e altri punti vendita della grande distribuzione organizzata”. Traducendo qualche parola burocratese ciò vuol dire che il governo, sì proprio questo governo, “registra un interesse” verso la possibilità di usare il famigerato pos per pagare e anche per prelevare denaro contante. L’ostacolo verrebbe non dai commercianti, al contrario di quel che si era detto fino a oggi, ma dal fatto che i controlli scattano solo dopo i 250 euro in base alle regole contro il riciclaggio.

La relazione illustrativa del provvedimento che entra nel calderone della legge di Bilancio, spiega che la misura va in controtendenza rispetto alla riduzione degli sportelli bancari e anche dei bancomat, soprattutto nelle località più appartate o periferiche aiuta i piccoli comuni e fa l’interesse degli esercenti i quali avrebbero “una riduzione delle giacenze” e anche meno rischi per la sicurezza. Sembra davvero di cadere dalle nuvole, quanto meno dalle nuvole del nazional-populismo. Sono passati pochi mesi da quando scoppiava la battaglia contro il Pos considerato strumento della lotta di classe contro i lavoratori autonomi, frutto di una mostruosa alleanza tra la sinistra della ztl e i bankster, perché alla fine sono sempre loro, i banchieri, che ci guadagnano. Dunque la destra (e qui erano alleati sia FdI sia la Lega) ha cambiato registro, così come ha fatto sulla tassa contro le banche (i superprofitti non c’entravano nulla). Può darsi, se è così, noi ottimisti e razionali non possiamo che apprezzarlo. Sbagliando s’impara, purché abbastanza onesti e coraggiosi da correggersi

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