(foto Ansa)

Editoriali

La sorpresa positiva della Borsa: il Ftse Mib va verso il massimo da 15 anni

Redazione

Il nuovo record del listino italiano mostra il funzionamento dei sistemi di difesa dall’inflazione e la buona forma del mondo produttivo. È ora di coccolare gli investitori

Un po’ si tratta di un grande gioco redistributivo, con una quota di casualità e di ingiustizia, un po’ mostra il funzionamento dei sistemi di difesa dall’inflazione e un po’ c’è il valore da riconoscere a un sistema produttivo in buona forma, con quote rilevanti mantenute sui mercati internazionali e una storia recente di sottovalutazione. Succede che il listino di Borsa italiano stia raggiungendo un nuovo record. Il Ftse Mib va verso il massimo da 15 anni a questa parte. Digerite guerra e pandemia, ignorati i cambi politici, superate le diffidenze sulla tenuta finanziaria, la Borsa, come sempre, guarda al valore atteso delle imprese e cerca di anticiparlo.

 

Da noi prevalgono fattori da economia non proprio innovativa, perché a tirare il listino, anche in ragione del loro peso specifico, sono i titoli dell’energia e quelli bancari. Attraverso di essi però vediamo all’opera il meccanismo difensivo rispetto all’inflazione cui si accennava prima. Le ragioni dei rialzi sono dovute a fattori esterni, spesso considerati negativi, e cioè l’aumento del prezzo del petrolio e del gas e la salita dei tassi di interesse. Il primo rafforza i bilanci delle società dell’energia, la seconda dà una spinta ai profitti bancari. Come si diceva qualche elemento redistributivo c’è, perché molti italiani sono azionisti direttamente o tramite fondi dei big oil & gas o di grandi banche. E si vede come l’inflazione attraversa tutta l’economia, ma anche come i suoi effetti possano essere compensati da parte di chi è in grado di fare il prezzo.

 

E poi c’è il ritorno degli investitori sulle aziende italiane attive sui mercati internazionali, con l’arrivo sul listino di qualche pezzo buono della manifattura italiana. La crescita dei listini ha raggiunto un punto di stabilizzazione, come sta succedendo al tasso di inflazione, ma il notevole risultato resta. E testimonia anche della capacità di resistere allo spiazzamento degli investitori ammaliati dall’alto rendimento delle recenti emissioni di debito sovrano. Per i gestori dei fondi vuol dire avere più alternative nella ricerca di un buon rendimento complessivo, per i risparmiatori è un aiuto in più contro l’inflazione. In generale si vede che un listino di Borsa efficiente è una ricchezza per il paese.

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