La riforma fiscale al primo voto. Meno tasse su tredicesime e straordinari: tutte le novità

La commissione Finanze alla Camera chiude i lavori sul testo, atteso per il 10 luglio in Aula. Poi dovrà andare al Senato ed essere approvato entro il 28 luglio. Archiviata l'idea di flat tax incrementale, resta il superbollo: per abolire la tassa servivano 130 milioni

La riforma fiscale punterà a detassare le componenti straordinarie del reddito da lavoro dipendente (per intenderci: tredicesima, straordinari e premi di produzione) che dovrebbero convergere sotto un’aliquota al 15 per cento ma solo per i redditi più bassi, per evidenti problemi di coperture. Pare archiviata invece l'idea di flat tax incrementale per i lavoratori dipendenti, che avrebbe rischiato di comportare costi eccessivi e difficoltà di applicazione. La riforma spingerà poi per rateizzare gli acconti di novembre delle partite Iva e ad assicurare agevolazioni per chi assume. Chiederà al governo di "valutare l’eventuale e progressivo superamento" del superbollo sulle auto diesel di grossa cilindrata, a patto però di trovare entrate sostitutive per evitare "nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica".

 

La commissione Finanze della Camera ieri ha chiuso i lavori sugli emendamenti al testo approvato a metà marzo dal governo, fermandosi all’articolo 13 per lasciare al Senato la seconda parte prima di tornare a Montecitorio per il via libera finale, prima della pausa estiva, nelle intenzioni dell'esecutivo - come spiega oggi l'articolo di prima pagina del Sole24Ore. La prossima settimana sarà votato il mandato al relatore per passare all’Aula, dove il testo è atteso per il 10 luglio per l’esame. Poi dovrà andare al Senato ed essere approvato entro il 28 luglio. Il governo avrà quindi 24 mesi di tempo per varare i decreti legge attuativi.

 

Come ricorda il Corriere, la tassa "odiata e anacronistica" (Riccardo Marchetti, Lega) del superbollo destinata alle automobili di grossa cilindrata sopra ai 185 kw doveva essere cancellata, invece per ora resterà. Anche se due emendamenti riformulati di Lega e Fratelli d’Italia approvati in commissione Finanze danno la delega al governo di "riordinare le tasse automobilistiche, anche nell’ottica della razionalizzazione e semplificazione del prelievo, valutando l’eventuale progressivo superamento dell’addizionale erariale sulla tassa automobilistica". Il tutto però dovrà avvenire "senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica a carico del settore dele tasse automobilistiche". Il superbollo insomma è confermato: per abolire la tassa servivano 130 milioni, scrive la Stampa. "Una formula annacquata  - dice il quotidiano torinese - rispetto alle richieste della maggioranza, ma scontata: un disegno di legge delega come quello sul fisco inquadra i principi di carattere generale, senza entrare nello specifico di norme che non vengono menzionate nel testo originario varato dal Consiglio dei ministri. Per non parlare del rischio di buco nelle casse dello stato. Federcarrozzieri stima che in 12 anni il gettito del superbollo ha superato il miliardo (circa 130 milioni l’anno), quindi fissare subito la sua cancellazione avrebbe impegnato la Ragioneria a presentare una copertura alternativa".

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