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Editoriali

Il circolo virtuoso dell'innovazione

Redazione

Le startup crescono, ma come farle diventare imprese? Pil e lavoro. Uno studio della Fondazione ricerca & imprenditorialità in collaborazione con Srm Centro Studi e ricerche del gruppo Intesa Sanpaolo

Tra il 2013 e il 2021 il numero di startup innovative in Italia è cresciuto dell’860 per cento, passando da 1.467 a 14.077 e si stima che arriveranno a 23 mila nel 2027. Parallelamente, si sta sviluppando un mercato dei servizi professionali nella cosiddetta open innovation – il nuovo paradigma che vuole che le imprese facciano ricorso all’esterno per arricchirsi di idee e tecnologie – che oggi vale 2 miliardi di euro ma che può arrivare fino a circa 4,3 miliardi. E’ quanto emerge dal rapporto della Fondazione ricerca & imprenditorialità realizzato in collaborazione con Srm Centro Studi e ricerche del gruppo Intesa Sanpaolo, che sarà presentato oggi a Roma e che ha messo in luce come la spesa in ricerca e sviluppo in Italia sia ancora sotto la media europea (1,6 per cento vs 2,3 per cento) e sia sostenuta essenzialmente dalle imprese private. Non a caso, il paese si posiziona al secondo posto in Europa dopo la Germania per numero di aziende che fanno ricerca “collaborativa”, svolta da più soggetti appartenenti a realtà diverse. In questo contesto si inserisce la open innovation che si sta evolvendo: oltre sette grandi imprese su 10 collaborano con startup o hanno in programma di farlo. A presidiare questo mercato ci sono diversi operatori che supportano il trasferimento delle conoscenze scientifiche e dell’innovazione tecnologica dai luoghi della ricerca al sistema produttivo. Incubatori e acceleratori sono tra questi e svolgono un ruolo fondamentale nell’offerta di servizi alle società di piccole dimensioni  affiancandole nei primi passi verso il mercato. Secondo il Social innovation monitor, gli incubatori in Italia sono 212, dei quali il 57 per cento nel nord Italia, in particolare in tre regioni: Lombardia, Emilia-Romagna e Lazio. E’  grazie a queste realtà che il numero di startup sta conoscendo una crescita accelerata insieme con i servizi professionali che a loro volta rappresentano un mercato a elevato potenziale di sviluppo. E’ il circolo virtuoso dell’innovazione che produce nuovi business e nuovi mestieri.

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