I lavoratori delle miniere di litio nel deserto di Atacama, Cile (foto di John Moore/Getty Images) 

I minerali per la transizione energetica presto estinti? Una notizia esagerata

Lorenzo Borga

Ci potrà essere qualche problema di fornitura nei prossimi anni ma le previsioni di esaurimento delle scorte sono state sempre smentite dai fatti. Il vero nodo è la distribuzione dei giacimenti

Chi sulla transizione energetica vorrebbe tirare il freno a mano spesso mette in dubbio la disponibilità di sufficienti minerali necessari a elettrificare le nostre vite, per fare a meno dei combustibili fossili. Ma si tratta probabilmente di un’affermazione esagerata e non fondata sui fatti, in particolare sul medio-lungo termine.

 

La domanda di cobalto, litio, rame, nickel, silicio e grafite è prevista in crescita di 6 volte da qui al 2050 secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, in modo da permettere la fabbricazione di batterie, pannelli solari e turbine eoliche. Ci potrà probabilmente essere qualche problema di fornitura nei prossimi anni, visto il ritmo della transizione energetica che sta finalmente prendendo velocità. Ma le previsioni di esaurimento delle scorte sono state sempre smentite dai fatti. Un articolo su Nature ha ricordato come nel 2007 fu pubblicata una previsione secondo la quale le riserve di rame si sarebbero esaurite entro il 2068. Le ultime stime prevedono invece che il ritmo di estrazione necessario a soddisfare la domanda globale permetterà di continuare a utilizzarlo ancora per 5.500 anni.

 

E la ragione è presto detta. Le riserve vengono calcolate sulla base dei minerali che possono essere effettivamente estratti con profitto. Dove insomma la tecnologia permette di sfruttare le risorse a costi compatibili con il prezzo di vendita sul mercato. Il dipartimento geologico del governo degli Stati Uniti ha calcolato che nel 2023 le riserve di litio cresceranno del 18 per cento, quelle di cobalto di oltre il 9 e quelle di nickel del 5 per cento. Dal 2018 la crescita arriva oltre il 60 per cento per il litio, proprio grazie alle nuove scoperte e al prezzo cresciuto nel corso degli anni che hanno reso profittevoli giacimenti già conosciuti ma non presi in considerazione. Il detto per il petrolio d’altronde è che la miglior soluzione all’alto prezzo è l’alto prezzo stesso. I rincari da una parte riducono la domanda (inverosimile in realtà per i minerali necessari alla transizione green) e dall’altra spingono gli investimenti sulla ricerca di nuovi giacimenti, che una volta sul mercato riportano i prezzi verso il basso.

  

È ciò che sta accadendo in questo momento nel mercato dei metalli. Le case automobilistiche stanno portando avanti investimenti miliardari per ampliare l’offerta e accaparrarsi la quantità necessaria per produrre le batterie elettriche. E d’altra parte – grazie all’innovazione tecnologica – vengono abbattute le quantità necessarie a fabbricare le auto elettriche. Se in generale un’automobile elettrica richiede oltre quattro volte la quantità di minerali rispetto a una macchina termica, negli ultimi anni le cose stanno cambiando. Capofila è Tesla che grazie a una modifica delle batterie ormai vende la metà delle proprie automobili senza tracce di cobalto e nickel al loro interno. Mentre allo stesso tempo aumentano gli investimenti per il riciclo e riutilizzo dei minerali.

 

Il punto vero è un altro. La disponibilità globale dei minerali non pare – alla luce di questi numeri – un ostacolo per i prossimi decenni. Lo potrà diventare, al contrario, la distribuzione dei giacimenti tra i diversi continenti. Quasi il 90 per cento delle terre rare e il 60 per cento del litio è processato in Cina. Se ne è accorta anche l’Unione Europea, che intende aumentare la produzione. Ma oggi l’unica miniera attiva nel Vecchio Continente è in Portogallo. D’altro canto gli Stati Uniti con l’Inflation Reduction Act hanno deciso di concedere sconti all’acquisto di auto elettriche solo se le batterie sono made in Usa e contengono minerali processati sul territorio americano (o di paesi con trattati commerciali).

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