la proposta della commissione

RepowerEu, ecco il piano da 300 miliardi per fare a meno della Russia

Redazione

La proposta presentata da Ursula Von der Leyen per annullare la dipendenza energetica dell'Ue da Mosca si snoda su tre direttive principali: la diversificazione delle importazioni, il risparmio energetico e la transizione verso l’energia pulita

300 miliardi di euro per ridurre e poi annullare la dipendenza energetica dell’Unione europea dalla Russia entro il 2027. È la cifra stanziata per il RepowerEu, il piano presentato oggi dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Il progetto si snoda su tre direttive principali: la diversificazione delle importazioni, il risparmio energetico e la transizione verso l’energia pulita.


Il veicolo chiave per la diversificazione delle forniture sarà la Eu energy platform, una piattaforma per l’acquisto congiunto di petrolio, idrogeno e gnl, così da avere “una via operativa da seguire, con un meccanismo di appalto congiunto e un comune approccio ai paesi fornitori. In questo modo, possiamo proteggere le importazioni di energia di cui abbiamo bisogno senza concorrenza tra i nostri Stati membri", ha detto Von der Leyen. Un'idea in linea con quanto chiesto dall'Italia, che già prima della guerra in Ucraina, nei mesi in cui il prezzo del gas ha toccato il suo picco, aveva espresso attraverso il premier Mario Draghi l'auspicio di avviare acquisti comuni per ottenere prezzi più bassi. 

 


La Commissione si prefigge inoltre, attraverso ingenti investimenti, l’obiettivo di aumentare l’efficienza energetica dell’Unione europea per il 2030, passando dal 9 al 13 per cento. L'obiettivo per l'energia rinnovabile è invece quello di arrivare dal 40 al 45 per cento. Una delle proposte è quella di "rendere obbligatori i pannelli solari per gli edifici commerciali e pubblici entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029”. In concreto, la Commissione propone un emendamento mirato alla direttiva sulle energie rinnovabili per riconoscerle come un interesse pubblico prioritario.

Per incrementare le risorse destinate a superare la dipendenza energetica da Mosca, la Commissione ha inoltre proposto di modificare le regole del Recovery fund. Lo scopo è permettere a paesi come l'Italia, che ha esaurito la sua quota di prestiti, di ricevere i fondi non richiesti da altri stati membri. Ci sono 220 miliardi avanzati: gli stati membri avranno 30 giorni di tempo per chiedere questi prestiti. Superata quella scadenza, le risorse saranno messe a disposizione dei paesi che hanno esaurito la loro quota di prestiti. 

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