(Foto Imagoeconomica)

La Borsa di Milano in calo in attesa del verdetto dell'Ue

Mariarosaria Marchesano

Il parere della Commissione europea sul progetto di bilancio italiano è atteso per oggi. Gli investitori fuggono ma la maggioranza non vuole cambiare la manovra 

 Milano. Dopo il tentativo di stabilizzazione di ieri, oggi Piazza Affari è sotto pressione e apre la seduta con un calo di oltre l'1 per cento. Ma è Francoforte la peggiore Borsa europea in un clima di fuga generalizzata di investitori dal Vecchio continente. Pesano diversi fattori di contesto come lo scivolone di Tokyo, le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con conseguenze sugli utili societari americani, e la crisi tra Usa e Arabia Saudita dopo l'uccisione del giornalista Jamal Khashoggi. Ma l'attesa per la risposta dell'Ue sulla manovra italiana contribuisce a scoraggiare gli acquisti visto che la bocciatura da parte della Commissione viene data per scontata e anche il governo mostra di aspettarselo.

 

A Milano, il Ftse-Mib aggiorna i minimi dal marzo 2017 (viaggia ormai sotto i 19 mila punti) e prosegue in calo appesantito soprattutto dalle banche e dalle vendite su St, mentre lo spread Btp/Bund in avvio è in salita a 310 punti con il rendimento del decennale al 3,53 per cento. Oltre a St che segna la performance peggiore, le vendite colpiscono i bancari, in particolare Banco Bpm, Unicredit e Carige e Mps. In calo anche Fca  dopo il buon andamento di ieri sulla vendita di Magneti Marelli. Sul mercato valutario, l'euro/dollaro è poco mosso rispetto alla chiusura della vigilia con il biglietto verde sui massimi da due mesi.

 

Perché secondo la maggioranza la manovra non deve cambiare

 

La linea dell'Italia sulla manovra economica non cambia e neppure i numeri. Se però debito e deficit non dovessero evolvere secondo le previsioni, il governo "si impegna a intervenire", ha scritto ieri il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, nella lettera di risposta ai rilievi della Commissione Ue. Di fatto, ammette di essere fuori dalle regole comuni come a più riprese segnalato dai componenti della Commissione, da alcuni stati membri, oltre che dalle massime autorità economiche mondiali come l'Fmi. "Bisogna rispettare l'autonomia di un Paese che ha scelto per la prima volta da anni una manovra espansiva", ha confermato stamani Massimo Bitonci, sottosegretario all'Economia eletto con la Lega, in un'intervista alla "Stampa".

 

E anche il ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, in un suo intervento su "Milano Finanza" scrive che la sua proposta di una verifica trimestrale degli effetti dell'efficacia della manovra economica è stato scambiato dai media come l'auspicio a una correzione. "Come - aggiunge Savona - lo stesso sottosegretario Giorgetti ha precisato, essa testimonia la prudenza con cui il governo intende condurla nello stridore dei gruppi dirigenti che hanno portato il Paese a un debito pubblico eccessivo, al 10 per cento di disoccupazione e a 5 milioni di persone che versano in uno stato di difficoltà economica". Circa la definizione di "sperimentale" attribuita al reddito di cittadinanza, Savona spiega che "la misura rappresenta uno strumento importante, di cui nel mondo le persone serie già discutono, per affrontare gli effetti della robotizzazione dell'economia che comporta minore bisogno di lavoro umano".

 

"L' esperimento - aggiunge - che il governo ha deciso di effettuare, non solo ha un effetto immediato su uno strato della popolazione che l'Italia e l'Europa ha l'obbligo di aiutare, ma serve ad accertare se l'organizzazione pubblica sarà pronta a gestirlo e i cittadini a usarlo, entrambi correttamente, acquisendo informazioni preziose per accertare gli effetti sulla stabilità sociopolitica e sulla sostenibilità della crescita economica", ha concluso il ministro per gli Affari europei.

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