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Come cambia il mercato immobiliare: +21,8 per cento nel II trimestre 2016

Redazione
Un miglioramento netto dovuto sia ai prezzi ribassati di molti immobili dopo una crisi decennale, sia al tasso basso dei mutui, sia a una nuova fiducia nell'uscita dalla crisi.

In un sistema economico come quello italiano, "legato ancora al risparmio e al mattone", disse a gennaio il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, ci sono buone notizie che arrivano dalla Nota trimestrale sull'andamento del mercato immobiliare pubblicata dall'Osservatorio del mercato immobiliare dell'Agenzia delle entrate. Il secondo trimestre del 2016 ha infatti segnato un incremento del 21,8 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e un incremento del 17,3 per cento rispetto al primo trimestre delle compravendite immobiliari.

 

Un miglioramento netto dovuto sia ai prezzi ribassati di molti immobili dopo una crisi decennale (il calo medio dal 2007 è di poco superiore al 37 per cento), sia al tasso basso dei mutui, sia a una nuova fiducia nell'uscita dalla crisi. Come infatti rivelava l'"Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2016" realizzata da Intesa Sanpaolo e dal Centro di ricerca e documentazione Luigi Einaudi", chi era interessato a un investimento sul mattone – circa il 29 per cento degli italiani –, non investiva per "il timore o di non riuscire a liquidare l’attuale propria casa o di ricavarne un prezzo insufficiente per fare il salto di qualità". Paure che sembrano essere finalmente in parte superate. Per la prima volta dal 2007 infatti il mercato immobiliare è in crescita ininterrotta da cinque trimestri e al lieve aumento tra il secondo trimestre 2014 e il primo del 2015, si è sostituito uno a doppia cifra.

 

 

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