Bene le ipotesi "hard" per risolvere il problema del debito pubblico, ma la mutualizzazione è la soluzione più fragile

Angelo De Mattia
Riflessioni a margine dell'incontro tra Matteo Renzi e Angela Merkel a Palazzo Chigi. Ci scrive Angelo De Mattia in riferimento all'analisi di Marco Valerio Lo Prete sulle idee radicali per abbassare il debito italiano.

Caro Direttore, è opportuno progettare anche ipotesi “hard” per la soluzione del problema dei debiti pubblici ( non solo di quello italiano), come si racconta nell’articolo di Lo Prete sul Foglio del 6 maggio. Ma ci si dovrebbe chiedere perché mai la Germania, così contraria a qualsiasi forma di mutualizzazione, dovrebbe aderire a uno scambio di questo tipo: si accetta la ponderazione e/o la limitazione degli investimenti in titoli pubblici ma la contropartita dovrebbe essere la messa in comune di tutti i debiti pubblici dell’Eurozona.

 

In sostanza, un’operazione che i tedeschi reclamano per attribuire i rischi alle diverse forme di finanziamento dei debiti sovrani – che non é condivisibile per molte ragioni – sarebbe accompagnata dalla mutualizzazione di tali debiti: un chiaro “non sequitur”. Non si dovrebbe proprio attendere che lo rilevino subito gli stessi tedeschi. Esistono diverse proposte per aggredire il tema del debito pubblico, nel caso italiano, con misure nazionali e comunitarie. Questa hard, testé indicata, però, mi sembra la più fragile.

 

Con i più cordiali saluti.

Angelo De Mattia

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