Le Borse e la "leak economy"

Alberto Brambilla

Le fughe di notizie del fine settimana condizioneranno i mercati. Per Equita Sim la telefonata pubblicata da Wikileaks tra funzionari del Fmi per salvare la Grecia nell'immediatezza del referendum Brexit e il caso Panama Papers "creano ulteriore incertezza".

 

 

 

 

Roma. Gli spifferi mediatici avranno una seria influenza sui mercati nel prossimo trimestre complicando l'andamento dei corsi di Borsa, dice Equita Sim, società milanese di intermediazione mobiliare, in una nota di questa mattina nella quale unisce una telefonata tra funzionari del Fondo monetario internazionale, pubblicata da Wikileaks, e la diffusione mondiale dei documenti della cosiddetta operazione Panama Papers, a opera del consorzio di giornalisti investigativi Icij. Le Borse saranno in balia del "leaks".


"Nel corso del fine settimana è stato pubblicato il contenuto trascritto di una telefonata tra due funzionari del Fondo monetario che facevano riferimento a un possibile credit event sulla Grecia in concomitanza con il referendum sulla Brexit, da usare come strumento per convincere l'Unione europea a concedere la riduzione del debito greco chiesta dal Fmi stesso", cosa avvenuta, come dice Equita, "a seguito delle notizie vi è stato un duro scambio di lettere tra governo greco e Fmi".


E poi la notizia dei leaks panamensi. La storia è nota: "Sono stati pubblicati 2,6 tera di documenti di uno studio legale di Panama, molto attivo nella creazione di trust, in cui sono citati i nomi di una serie di politici e imprenditori clienti dello studio". I documenti, denominati Panama Papers, descrivono operazioni che vanno dal 1977 alla fine del 2015, operazioni che corrispondono agli affari di notabili della politica e della finanza mondiale passati per lo studio Mossack Fonseca. I documenti sono stati offerti da un informatore al quotidiano tedesco Suddeutsche Zeitung e sono stati analizzati dall'Icij (International consortium of investigative journalists), già autore di un'altra inchiesta sui paradisi fiscali mondiali.

 

La diffusione quasi contemporanea delle due notizie non avrà un impatto sul mercato azionario in sé ma sono dei fattori di disturbo da tenere i considerazione. Il leak sulla Grecia assume maggiore rilevanza, secondo gli analisti. "Difficile dire – afferma Equita – quali possano essere le ripercussioni sui mercati delle due fughe di notizie, ma certamente creano ulteriore incertezza e riportano l'attenzione sul tema, non pienamente risolto, della crisi greca nel momento in cui il referendum nel Regno Unito, dove la brexit è passata in testa nei sondaggi, minaccia di mettere ulteriore pressione sull'Ue".

 

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  • Alberto Brambilla
  • Nato a Milano il 27 settembre 1985, ha iniziato a scrivere vent'anni dopo durante gli studi di Scienze politiche. Smettere è impensabile. Una parentesi di libri, arte e politica locale con i primi post online. Poi, la passione per l'economia e gli intrecci - non sempre scontati - con la società, al limite della "freak economy". Prima di diventare praticante al Foglio nell'autunno 2012, dopo una collaborazione durata due anni, ha lavorato con Class Cnbc, Il Riformista, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) e il settimanale d'inchiesta L'Espresso. Ha vinto il premio giornalistico State Street Institutional Press Awards 2013 come giornalista dell'anno nella categoria "giovani talenti" con un'inchiesta sul Monte dei Paschi di Siena.