Il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi (foto LaPresse)

Draghi ricarica il bazooka e i mercati si rialzano

Redazione
Banche europee tutte positive dopo l'annuncio del presidente della Bce di un potenziamento del Quantitative easing. Preoccupa l'inflazione bassa. Appello ai governi per ultimare il processo di riforme.

Costo del denaro confermato al minimo storico e riconsiderazione della politica monetaria a marzo con probabili nuovi interventi per contrastare il livello di inflazione più basso del previsto. Le parole e le promesse del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi danno tregua ai mercati: tutte le borse europee dopo il discorso del capo della Bce, fanno registrare simbolo positivo dopo la frenata dovuta all'avvio incerto di Wall Street. Milano guadagna tre punti percentuali, Londra, Parigi e Francoforte oltre l'1,5 per cento.

 

Un andamento positivo nonostante Draghi abbia dipinto uno scenario fosco dove i "rischi sono nuovamente aumentati" a causa del rallentamento della crescita, del crollo del prezzo del petrolio, delle tensioni geopolitiche e sui mercati. Ma la possibilità di un potenziamento ulteriore del Quantitative easing, non pronosticato dagli analisti, è bastato a dare fiducia agli investitori dopo le perdite degli scorsi giorni.

 

Il presidente della Banca centrale europea ha però ammonito i governi europei chiedendo loro di fare di più: "Per sfruttare appieno i vantaggi delle nostre misure di politica monetaria, altre politiche devono contribuire in modo decisivo", sottolineando che "dato il persistere di un'elevata disoccupazione strutturale e la bassa crescita del pil potenziale della zona euro, la ripresa ciclica in atto dovrebbe essere sostenuta da politiche strutturali efficaci". Nello specifico Draghi ha chiesto "azioni volte a migliorare il contesto imprenditoriale, tra cui la fornitura di un'infrastruttura pubblica adeguata, sono di vitale importanza per aumentare gli investimenti produttivi, promuovere la creazione di posti di lavoro e aumentare la produttività".

 

[**Video_box_2**]Riforme dunque, ma nel rispetto delle regole di bilancio perché "la piena e coerente attuazione del Patto di stabilità e crescita è fondamentale per mantenere la fiducia nel quadro di bilancio".

 

Draghi è intervenuto anche sulla situazione delle banche italiane considerate in linea con quelle europee e con un livello di garanzia buono. "Non c'è niente di nuovo, è stato inoltrato un questionario a diverse banche europee per capire come gestiscono i crediti in sofferenza. Ma dal supervisore non ci saranno richieste di maggiori accantonamenti o capitali". Risolvere il problema delle sofferenze è compito lungo: "Non è una iniziativa che vuole spingere le banche a risolvere urgentemente il tema dei crediti, sappiamo che ci vuole molto tempo", ha detto Draghi in merito all'indagine della Bce sul tema.

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