Di cosa parlare stasera a cena
Il delirio poliziesco e repressivo della California
Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi
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Donald Trump amico (sostanziale, anche se fa il duro a parole) di tutti i grandi rivali strategici, dalla Cina alla Russia fino all’Iran. E nemico della California e dei latinoamericani che sono arrivati, anche legalmente, e che tentano di stabilizzare la loro condizione. Nel delirio poliziesco e repressivo finiscono arrestati anche un po’ di europei e almeno due italiani, tanto che è stato necessario un intervento del ministro degli esteri Antonio Tajani.
Le strade di Los Angeles sono state militarizzate, con metodi indegni di uno stato di diritto. Trump continua a mostrare una specie di complesso di inferiorità verso i dittatori brutali di altri paesi e sembra voler mostrare di avere la stessa capacità repressiva. Il suo comportamento arrendevole sul campo internazionale e l’incapacità di trattare con la forza e l’autorevolezza degna degli Usa lo spingono, evidentemente, a tentare di compensare con la durezza in casa. E il governatore della California risponde come un capo di stato straniero.
Ah, sempre tra i casi di scarsa tenuta mentale e caratteriale c’è il capitolo Elon Musk, con la sua resipiscenza notturna e il messaggio in cui chiede scusa a Trump per essere andato troppo oltre nei suoi messaggi di insulti al presidente. La rappacificazione sarebbe un episodio molto malinconico.
Le tre "cose" principali
Fatto#1
Con la Cina, invece, si diceva, tutto bene.
Fatto#2
Giorgia Meloni spinta a entrare ancora più nel merito della questione fiscale in Italia. Se ha qualche ragione nel difendere la riforma che sta nascendo dall’attuazione della delega, deve però rispondere a chi obietta sugli effetti del drenaggio fiscale e sui tempi per la riduzione dell’aliquota sullo scaglio di reddito intorno ai 50 mila euro annui. A fare i calcoli sugli effetti dei redditi saliti per compensare l’inflazione e trasportati verso aliquote fiscali meno convenienti è stato l’ufficio parlamentare di bilancio.
Mentre per il taglio dell’aliquota centrale è l’opposizione a chiamare in causa il governo, anche se non c’è una proposta chiara neanche da Pd o M5s o tantomeno Avs per ridurre il peso del fisco sui contribuenti nella zona media del reddito.
Lo spread che va bene ha a che fare con i conti pubblici e con le scelte dei grandi investitori mondiali in obbligazioni.
Fatto#3
Andrea Orcel apre (forse) troppi fronti politici. Con il governo italiano, dicendo che è pronto a fermare l’offerta su Banco Bpm perché manca la chiarezza sul golden power, e quello tedesco per la partita su CommerzBank. E dalla Germania arriva anche la risposta del cancelliere Friedrich Merz.
Oggi in pillole
- Donald Tusk resiste al nuovo presidente trumpiano e al voto di fiducia in parlamento
- Greta Thunberg che per un fermo di polizia cui sono seguiti controlli e le normali procedure per essere rimandati nel proprio paese si definisce rapita offende in modo grave chi è davvero trattenuto in ostaggio. Ma non sembra troppo consapevole del luogo in cui stava andando e della condizione in cui si trova
- Colpito nella West Bank uno dei capi della Jihad islamica
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