Macron, il neo-nemico di Putin

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C'è solo questo da dire (lo abbiamo stabilito già qualche cena fa). Vale anche per riscrivere il passato recente, per cui di certi leader potremo dire solo: quello lì? Ah, l'amico di Putin. Qui, invece, e oggi
abbiamo in Macron un neo-nemico di Putin, ma ormai convinto e determinato. E la tela macroniana si allarga (non avrebbe senso per l'Italia fare questioni di gelosia).

Le tre "cose" principali

Fatto #1
L'Università di Napoli non riesce a garantire a Maurizio Molinari, direttore de La Repubblica, il diritto di parola, prima invitato e poi cacciato da proteste studentesche dalle quali è stato additato
perché ebreo. A nome di tutti la solidarietà del Quirinale a Molinari. 

Fatto #2

Foglio e molti altri per Mario Draghi alla presidenza del Consiglio europeo. Per Giorgia Meloni è anche una mossa politica con più effetti utili per gestire i rapporti con la sua maggioranza e con l'Europa.

Fatto #3
I prezzi se ne stanno abbastanza tranquilli. E i consumi pure troppo tranquilli.

Oggi in pillole

• Paura e intimidazioni ai seggi elettorali del regime putiniano
• Si è riaperto e su basi di ragionevolezza il dialogo tra paesi moderati riguardo alle varie transizioni e i decisori europei. L'Italia ottiene un buon cambiamento nel testosugli imballaggi. E qualcosa era successo anche per Pac e direttiva case green. Chissà cosa vuol dire
• Le città europee contro i turisti
• La legge francese per limitare lo spreco di tessuti