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di cosa parlare stasera a cena

L'inflazione che rallenta e Parigi invasa dalle cimici

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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Matteo Piantedosi ha frenato e fatto il duro (ieri), abbastanza fuori luogo e fuori tempo, con il resto d’Europa, sulla base del principio, contestatissimo, del pull factor, cioè dell’idea bislacca per cui sarebbero i salvataggi delle Ong a convincere i migranti a tentare la traversata verso l’Italia. Non bisogna preoccuparsi di scontentare gli altri paesi europei, sono cose che poi si recuperano sempre e ciascuno ha avuto il suo momento di ostinazione. La questione non è così banale e non è certo un problema di bon ton.

Ma, superato il momento in cui l’Italia (insensatamente, ma vabbè) ha puntato i piedi, bisogna anche riavviare un po’ di sano confronto tra governanti adulti. In parte ha cominciato lo stesso Piantedosi rafforzando l’intesa con la Francia per le comuni questioni legate alla sicurezza, ovvero per la gestione dei flussi migratori di secondo approdo.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1 

Il dialogo si va comunque a riallacciare

Fatto #2

I prezzi continuano a crescere, ma un po’ più lentamente (e danno in parte ragione alle banche centrali)

L’iniziativa del governo va un po’ per conto suo, non farà bene ma non farà neanche troppi danni, mentre i consumatori più accorti non troveranno niente di più di ciò che già fanno da mesi (lo slalom tra le offerte migliori)

Fatto #3 

Però qualcosa si muove nell’economia europea, con i primi segnali di risveglio della domanda e della produzione, dopo qualche mese di frenata. Potrebbe anche essere la rappresentazione della ripartenza dell’economia tedesca, comunque destinata a chiudere il 2023 con una mini recessione

 

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