di cosa parlare stasera a cena

Il lato positivo dei dati Ue sulla crescita economica

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

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È la stessa Commissione europea a cercare il lato positivo nei suoi dati, senza indicare all’attenzione degli altri i paesi meno forti o addirittura in situazione preoccupante. Insomma, niente da dire di specialmente negativo sull’Italia, che pure, nella previsione di crescita per il 2024 passa da 1,1 per cento a 0,8 per cento, ma enfasi sulla crescita mantenuta dall’Ue nel suo insieme, per il 2023 sarà dello 0,8 per cento, malgrado tutte le difficoltà e i rallentamenti dovuto alla politica monetaria, ai prezzi internazionali dell’energia, alla riduzione molto forte dei rapporti commerciali con alcuni blocchi esterni all’Ue. “Dobbiamo avere fiducia nell’economia europea – scrive la Commissione – che continuerà a crescere anche nel 2024 e malgrado la generale frenata congiunturale nel mondo”. Mentre l’inflazione, e lì sta la vera vittoria delle politiche europee, nelle stime della commissione è avviata verso una drastica riduzione, con il ritorno alla zona neutrale per la Bce e quindi con ogni attesa orientata verso la fine dei rialzi dei tassi e l’avvio di un loro graduale ritorno a valori più abituali. Soprattutto per le condizioni generali dell’economia europea c’è da segnalare il movimento brusco, ma vitale, del pil tedesco. Con un calo netto nel 2023, quando dovrebbe chiudere con segno negativo nel passaggio anno su anno, e però un rimbalzo di un certo rilievo nel 2024. Dati che potrebbero rappresentare il comportamento di un sistema produttivo forte ma costretto ad attraversare una transizione o quasi una trasformazione, sia nelle catene di approvvigionamento e di sbocco, per la drastica riduzione nei rapporti con la Russia, sia in buona parte dei metodi di produzione per aderire al nuovo modello imposto dalle politiche europee sull’ambiente.

   

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Ecco tutti i punti di debolezza di questa fase dell’economia italiana, elencati e analizzati con semplicità e chiarezza.

 

Mentre finisce la salita dei tassi dei nuovi mutui, ma si registra un significativo calo dei prestiti alle imprese.

 

Certo, con questi numeri non c’è spazio per elargizioni, mosse espansive o errori nella politica economica dei prossimi mesi e quindi nella manovra di bilancio. Lo spazio di intervento già limitato si fa ancora più stretto e costringe, letteralmente, il governo a cercare altre vie per la crescita e magari a riscoprire quelle politiche dell’offerta (dalle scelte in favore della concorrenza alle semplificazioni, dal sostegno agli investimenti al miglioramento del mercato del lavoro) grazie alle quali le previsioni di Bruxelles potrebbero anche essere superate.

  

Fatto #2

Tutto questo mentre Paolo Gentiloni non raccoglie nulla delle polemiche italiane che lo hanno riguardato. Anzi, usa toni improntati alla massima disponibilità verso le prossime mosse del governo italiano. Gentiloni parla di crescita non troppo deludente per l’intera Ue e per l’Italia. Chiede di non essere coinvolto in contestazioni e discussioni che farebbero solo il male dell’Italia, che è un modo diplomatico e intelligente per avvisare Roma con la massima gentilezza e consigliare di non rivolgere attacchi ai suoi uffici e a lui stesso per non perdere credibilità e per non interrompere il lavoro comune in Europa. Evidentemente Gentiloni ha anche informazioni più confortanti sulle varie partite in corso per le nomine europee, a cominciare dalla nuova guida della Bei. Mentre secondo altre interpretazioni ha intenzione di difendere sé stesso da una attitudine malevola del governo dovuta alle voci che lo vedrebbero come possibile successore di Elly Schlein in caso di sconfitta del Pd alle europee. Il tono non polemico delle sue parole (dopo essere stato oggetto di insinuazioni piuttosto pesanti) e il riferimento ai passi avanti e alla buona composizione dei rapporti italiani ed europei sembrano pensati anche per evitare di far crescere la politicizzazione del suo ruolo nella percezione italiana. Poi c’è un 1 a 1 finale, con un contributo al rasserenamento grazie alle indicazioni sullo sblocco della terza rata del Pnrr e uno all’irrigidimento con un nuovo richiamo all’Italia perché metta al più presto nell’agenda parlamentare la decisione sulla ratifica del nuovo statuto del Mes. Mentre la questione Ita-Lufthansa, sollevata in modo abbastanza sorprendente dalla presidente Giorgia Meloni, sembra improvvisamente svuotarsi di contenuto polemico, con Matteo Salvini, serafico, a farci sapere che “spera che l’Ue se ne occupi presto”

  

Fatto #3

La Russia colpisce i volontari di una ong che prestava soccorso ai civili in zona di guerra, uccidendo tra gli altri una volontaria spagnola e uno irlandese

 

In quelle stesse ore la visita a Kyiv della ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock, dalla quale è venuto l’impegno per maggiore invio di armi e per sbloccare finalmente il sostegno internazionale alle forze aeree dell’Ucraina

 

La Nato verso la più grande esercitazione anti-Russia

   

Oggi in pillole

  • Tragedie orribili, dice Salvini a proposito dei recenti gravissimi incidenti stradali, ma nel nuovo codice della strada che sta per portare in Consiglio dei ministri e, in generale, dal tono delle sue parole non si percepisce alcuna intenzione di andare al nodo del problema, cioè alla velocità e ai mancati controlli. Anzi, anche oggi Salvini usa i peggiori argomenti contro la diffusione degli autovelox e contro l’imposizione dei limiti a 30 chilometri all’ora nelle zone più frequentate delle città
  • A Caivano la presenza rafforzata dei controlli di polizia non ottiene risultati apprezzabili
  • Joe Biden sul ricordo dell’11 settembre