(foto Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

Come la guerra in Ucraina ridisegna la nuova Nato

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Come evolve la strategia Nato di fronte alla nuova situazione, mentre Jens Stoltenberg ringrazia per la fiducia rinnovata nella sua guida dell’alleanza. Tra le prime affermazioni del documento approvato oggi si dice che “l’invasione dell’Ucraina mette in pericolo la sicurezza mondiale”. Leggetelo tutto, perché mette in fila gli argomenti con molta chiarezza, partendo dalla definizione chiara dell’attacco non provocato, dando atto della risolutezza della resistenza ucraina, passando per le risposte della Nato e per il fondamento nei trattati sia del mantenimento della politica delle porte aperte per i paesi che vogliono aderire sia dell’intervento a supporto indiretto di chi è aggredito. Si parla di sanzioni, ci si rivolge alla Cina perché collabori al mantenimento dell’ordine mondiale, si stabilisce l’incremento della spesa militare in ambito Nato e si dice quali sono gli obiettivi di questa scelta.

 Con l’incontro dei leader del G7 e della Nato oggi è cominciata un’importante visita a vari paesi europei da parte di Joe Biden. Il vertice ha ascoltato anche Volodymir Zelenskyy (ha detto, tra l’altro, che l’esercito ucraino è adeguato agli standard Nato). E si scopre che si può parlare (se ci sono temi strategici in comune) anche con chi si era definito “dittatore”.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Da leggere e ripetere ai vicini a cena le parole di Sergio Mattarella rivolte al congresso nazionale dell’Anpi (sì, proprio l’organizzazione partigiana che ultimamente è stata attraversata da uno spirito non partigiano o sorprendentemente a favore della resa degli aggrediti e, di fatto, della forza dell’aggressore), perché ci troviamo, e sempre più ha valore, la consueta straordinaria capacità del presidente della Repubblica di essere chiaramente sopra alle parti e altrettanto chiaramente schierato per la libertà e per la democrazia. Se vi sembra un omaggio retorico leggete bene le sue parole e valuterete. In questo caso la lettura è ancora più breve del documento della Nato, ma vale per reggere qualsiasi tipo di obiezione. Se vi interessa cosa si è detto nel congresso, be’, il presidente dell’Anpi si è schierato per una “progressiva dismissione delle strutture Nato” e a sostegno di tutte le tesi perfettamente aderenti con quelle del Cremlino sulle ragioni dell’invasione in Ucraina

Ah, intanto Bianca Berlinguer se l’è presa per la cancellazione della spinta propulsiva del prof. Alessandro Orsini a Cartabianca. Effettivamente se ritenesse davvero lesa la sua autonomia editoriale dovrebbe dimettersi.

Fatto #2

Putin, già che ci sta, manda a morire in guerra i giovani delle minoranze etniche (da leggere l’intero thread). Intanto si rivede il generale Sergei Shoigu, ma in un video registrato

Fatto #3

L’economia europea rallenta a causa della guerra, le incertezze e i problemi di approvvigionamento annullano l’effetto positivo portato dalla fine delle restrizioni pandemiche. L’indice dei direttori acquisti delle principali aziende europee mostra un andamento molto rallentato. E stime simili nel bollettino della Banca centrale europea. Con i problemi di approvvigionamento e delle catene produttive al centro dell’attenzione

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