(foto Ansa)

Di cosa parlare stasera a cena

Il Pd e i conticini in sospeso col governo

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Il Pd fa un po’ di politica. Nicola Zingaretti coglie il momento di necessità per Giuseppe Conte e per i 5 stelle e presenta un conticino in sospeso. Il succo del suo pensiero e della sua azione è che il governo andrà avanti, benissimo, #conConte e tutto quello che vi pare, ma ci sarebbero da sistemare quelle pendenze sulle riforme, il famoso pacchetto di completamento della modifica costituzionale con cui si è ridotto il numero dei parlamentari. E’ una serie di provvedimenti, a loro volta costituzionali e anche affidati alla legislazione ordinaria, come la modifica della legge elettorale e della costruzione dei collegi, e anche ai regolamenti parlamentari. Zingaretti specifica che “il governo ha fatto molti errori e il Pd non intende accettare tutto”, insomma un linguaggio che resta amichevole ma è anche franco e puntiglioso. E altri dirigenti Pd rafforzano la tesi del segretario. Attenzione, perché non è solo una manovra di efficace ridefinizione dell’agenda della maggioranza e di ridefinizione dei rapporti di forza, c’è anche qualcosa che potrebbe riguardare i renziani. Perché con la ripartenza del programma riformista sulle istituzioni e le regole del gioco si offrirebbe una possibilità di reinserimento dignitoso alla pattuglia di Iv. 

 

Le tre "cose" principali 

Fatto #1

E veniamo al dibattito di giornata. Perché a cogliere quello spazio di cui parlavamo in alto sono ad esempio la ministra dimessa Elena Bonetti e Davide Faraone. eccoli a dire che, di fronte ad alcuni segnali politici a loro parere già visibili, Iv, con linguaggio un po’ da cronaca sportiva, “c’è” e insomma è disponibile a rientrare. Diverso il tono del leader. Matteo Renzi prende posizione, o meglio resta sulle posizioni, ma sembra improvvisamente un po’ sfasato rispetto al resto della discussione pubblica. E tutti intanto si appassionano di somme e sottrazioni e di nuovi gruppi parlamentari. Spicca l’iniziativa di Maie-Italia23

 

Fatto #2 

Punto sulla situazione della pandemia e letture discordanti. Qui si propone un’interpretazione coerente con quello che diciamo a cena da qualche giorno e cioè che stiamo attraversando settimane particolarmente pesanti e difficili, ma settimane contate e nel numero di qualche unità. Lo stesso quadro, ad esempio, dato in Germania dal governo Merkel, pur alle prese con numeri assoluti ora eccezionalmente gravi. Insomma, si capisce che questi sono gli ultimi sforzi e, come sempre, sono i più duri. Anche perché ora si rende necessaria, proprio per non rovinare tutto, una stretta sui movimenti e sulla vita sociale per almeno altre 4 settimane. Alcune regioni tornano a restrizioni molto rigide, altre cercano di smarcarsi, se non nell’immediato, almeno nelle attese future. Ecco, ad esempio, Vincenzo De Luca pronto all’iniziativa, con l’obiettivo di rendere la Campania la prima regione libera dal Covid, e contemporaneamente preoccupato per i guai che potrebbero derivare da allentamenti e illegalità in queste ultime settimane. 

 

Fatto #3 

In tutto questo c’è la frenata di Pfizer. Fa sapere che non ce la fa da sola a stare dietro alla gigantesca domanda mondiale del suo vaccino anti-Covid e comunica la riduzione delle forniture per l’Europa. Si prevede un calo intorno al 18% e forse si dovranno rimodulare gli avanzamenti previsti nei piani vaccinali, con riguardo all’ondata di richiami. Resta comunque confermato, ed è importante, il programma di vaccinazione di chi ha più di 80 anni entro febbraio. C’è qualche possibilità di convertire rapidamente altri stabilimenti farmaceutici, attrezzati a sufficienza, per rimpinguare la produzione. Si parla, ad esempio, dei laboratori di Sanofi, in Francia. In ogni caso è necessario, perché non ci siano rallentamenti di rilievo, che si completi presto l’iter delle autorizzazioni attese. E che si corra anche nella realizzazione degli anticorpi monoclonali di produzione italiana, ai quali ha lavorato con Toscana Life Sciences il professore Rino Rappuoli. E comunque si festeggia anche la cifra grossa e tonda delle vaccinazioni già effettuate in Italia. 

 

Oggi in pillole 

- In arrivo nuovi sostegni economici, con la proroga della cassa integrazione e un ulteriore rinvio delle richieste del fisco con le cartelle esattoriali. Pressoché certo anche un allungamento del periodo di blocco dei licenziamenti.

- È saltato prima il frugale Mark Rutte del non-frugale Conte. Nei Paesi Bassi comunque le cose vanno maluccio anche nella gestione della crisi sanitaria e della campagna vaccinale. Comunque tra poche settimane, il 17 marzo, si vota e si vedrà. Preparatevi all’immancabile parallelo beffardo da parte di stuoli di esponenti politici, commentatori, simpatizzanti del centro-destra tra Italia senza elezioni e Paesi Bassi con le elezioni e sul voto “in piena pandemia” lì possibile e qui sconsigliabile. Se ne avete voglia rispondete che il gioco polemico ormai è noioso e che tanto la curiosità ce la leviamo martedì, e se c’è una maggioranza c’è poco da votare.

- Donald Trump precipita nel gradimento e sale bruscamente nel disdegno, lo certifica il grande sondaggista Nate Silver.

- Gli arditi del trumpismo e perché diventeranno un problema di sicurezza per gli Usa e un problema politico per i repubblicani.

- Tutelare o no il diritto di dire stronzate e anche stronzate molto pericolose: tra gli americani, dopo l’assalto al Congresso, la discussione è aperta.

- La storia, non finita, della violenza ispirata al suprematismo dei bianchi in America.

- Tra Australia e Usa in molti si sono appassionati alla vicenda del piccione Joe (in onore del presidente-eletto degli Usa) e del suo lunghissimo volo che lo avrebbe esposto al rischio di essere ucciso in nome della tutela della biodiversità.