Quando il Coronavirus rende frustranti anche le passioni: il caso dei fantallenatori.

Alessandro Giagnoli

C'è una categoria di persone che sta soffrendo più di altre, sono i fantallenatori. L'umana necessità di sdrammatizzare.

Il monotema di questi giorni è inevitabilmente il Coronavirus, paure e insicurezze stanno paralizzando le nostre città. Ma abbiamo bisogno di sdrammatizzare e per farlo, ho scelto una categoria di persone che possono vedere infranti i propri sogni e di cui nessuno parla: i fantallenatori. 

Indro Montanelli diceva che: "uno dei guai più grandi dell’Italia è avere per capitale una città sproporzionata, per nome e per storia, alla modestia di un Popolo che quando grida 'forza Roma' allude solo ad una squadra di calcio."

I week-end passano lunghi, le giornate sembrano durare 48 ore e non possiamo nemmeno lamentarci se il Var ha assegnato un rigore dubbio o ne ha annullato uno “chiaro come il sole”.

L’Italia è spaventata, impaurita e in cerca di risposte. Le informazioni arrivano distorte e senza una linea comune: i politici non riescono a fare squadra, mentre uno dice “state tranquilli” l’altro incalza “ma che tranquilli? C’è da preoccuparsi”, e nemmeno la comunità scientifica sembra avere un'opinione unanime riguardo al Coronavirus.

Capiamoci: il fantacalcio è una cosa seria e i fantallenatori il Coronavirus più che temerlo, ora, lo odiano: per colpa sua, forse, niente più calcio, niente più ansia da +3 o -3, al loro posto, il vuoto. Un dramma a cui nessuno era pronto e probabilmente sarebbe stato necessario fare della prevenzione. Se non arrivano risposte sul Coronavirus, non ne arrivano nemmeno sulla gestione dei recuperi delle gare annullate nella venticinquesima e ventiseiesima giornata. 

La vera psicosi, per una parte degli italiani, riguarda il calcio che non c'è. I match rinviati sono tanti e importanti, servono risposte certe e al momento non ne ha nessuno. Si cerca di usare il buon senso, ma qual è? E gli assist di Luis Alberto, potrebbero non essere più possibili?

Perché annullare le giornate costerebbe 6 punti sia a chi deve rincorrere che a chi deve consolidare la propria posizione. I 6 politici, invece, assomigliano tanto allo schiocco di dita del Titano degli Avengers, Thanos: solo il 50% della popolazione salva, ma la decisione spetta al caso.

Il fantacalcio è fortuna, sì, ma non caso.

Neanche la certezza di usare FantaMaster (una delle applicazioni mobile più utilizzate dai giocatori di fantacalcio in Italia) ci è di aiuto, infatti come affrontare il dramma è affidato alle singole Leghe, libero arbitrio si dice. In pochissimi stanno calcolando i turni di campionati, in molti aspettano, ma senza sapere chi, cosa e quando. Non si sa nulla e nessuno sa rispondere, perché se la Serie A venisse rimandata, poi, che si fa?

Tutti presi dal pericolo e l'ansia generale sulla situazione sanitaria, e nessuno che ha la compassione per il fantallenatore: perché la fortuna di avere nella stessa fantarosa Immobile, Luis Alberto, Joao Pedro, Mancosu e Gosens, forse non vi ricapiterà più.

D’altronde siamo italiani: metteteci in quarantena, ma non lasciateci senza fantacalcio.

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