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L'Ospedale delle Bambole di Roma, l'arte di riparare i ricordi
Nel cuore della Capitale, dal 1953, c'è un laboratorio dove la memoria riprende vita, tra colla e porcellana. Una rara oasi di artigianato d'epoca, dove il tempo sembra essersi fermato. "Da qui abbiamo visto passare tutti, il bel mondo e la gente comune", ci racconta Federico Squatriti. "Si lavora tanto, perché le cose belle non sono mai morte, solo addormentate"
Nel cuore del centro storico di Roma, nel tridente romano a pochi passi da Piazza del Popolo, si cela un laboratorio unico nel suo genere: dal 1953, “Restauri Artistici Squatriti” porta avanti da decenni l’arte dimenticata della riparazione, tra porcellane e delicati oggetti che custodiscono ricordi. Questo spazio rappresenta una rara oasi di artigianato d’epoca, dove il tempo sembra essersi fermato e dove il custodire e il riportare alla luce è la filosofia che segue ogni giornata di lavoro di Federico Squatriti: un posto che, per anni, ha tramandato anche la memoria d’infanzia di tantissime bambole d’epoca, che hanno popolato per anni la sua vetrina tanto da ricevere l’amichevole soprannome de “L’ospedale delle bambole”. Un mondo sospeso tra nostalgia e precisione chirurgica, dove ogni oggetto, piatto, bambola, burattino o marionetta viene restaurata con meticolosa attenzione, tra bisturi, colla e pennelli. Tutto questo, riscoprendo una realtà e un lavoro che è molto più di un semplice laboratorio: è un presidio culturale che conserva e tramanda saperi ormai rari ma ancora essenziali, vivendo tra le crepe del tempo e ricordando quanto valore possa avere ciò che scegliamo di riparare anziché sostituire.