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Il Foglio sportivo - storie di storie

Un tris di libri per Gianni Mura

Mauro Berruto

A Torino, oltre le ATP Finals di tennis, ci sono i vincitori della seconda edizione del premio di letteratura sportiva dedicata al giornalista

Oggi, nella cornice degli eventi delle ATP Finals di tennis, sono stati assegnati i premi ai tre libri vincitori della 2° edizione del premio di letteratura sportiva Gianni Mura, riconoscimento promosso dal Salone Internazionale del Libro di Torino.

Vince Paolo Tomaselli, Giuliano Giuliani, più solo di un portiere (66thand2nd, 2022), un libro che si conferma con regolarità impressionante, in quanto già vincitore della selezione del Premio Bancarella Sport e del primo premio per la sezione saggistica del Premio Coni. È il racconto delle vicende sportive e umane di un campione dalla traiettoria struggente: il portiere della squadra del secondo scudetto del Napoli, insieme a Diego Armando Maradona, Careca e Ciro Ferrara, morto sei anni dopo quel trionfo, nel reparto malattie infettive del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna, vittima dell’Aids. La giuria del premio Mura si è espressa così: “È la storia di un dimenticato, di un offeso, condannato alla solitudine, affrontata con dignità. Tomaselli affronta un tema molto ‘muriano’: gli scartati. In un momento in cui in tanti si riammalano di Aids è utile riportare alla memoria la storia di un ex numero uno che tutti hanno voluto cancellare”.

Il secondo libro, premiato nella categoria speciale riservata al tennis, ha avuto, oltre alla sua vita cartacea, il privilegio di una splendida trasposizione televisiva. Lo ha scritto Domenico Procacci, Una squadra (Fandango Libri, 2022). Una piacevole nuotata nel mare di uno sport che forse oggi non esiste più e che toccherà le corde della nostalgia per chi ha qualche primavera alle spalle, ma che riesce a essere una attualissima lezione, per i nostri giovani, sul valore assoluto della squadra e sull’intreccio fra sport e storia. Domenico Procacci, regista cinematografico e appassionato tennista, al suo primo (e dichiara anche ultimo) libro, intervista Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Antonio Zugarelli e il capitano non giocatore Nicola Pietrangeli che raccontano dell’Italia del tennis fra il 1976 e il 1980, anni d’oro iniziati con la leggendaria vittoria della Coppa Davis nel Cile di Pinochet. Il racconto onesto di una squadra fatta di grandi talenti, scanzonata, talvolta indisciplinata, pura e che è diventata senza dubbio, grazie alla ricchezza di quelle differenze, la più forte al mondo.

“Divisi erano dei campioni. Insieme hanno fatto la storia del tennis” è infatti la frase che campeggia in quarta di copertina.

Infine, il premio speciale per la categoria ragazzi, in questo caso scelto dalla più qualificata delle giurie: 55 classi di scuola elementare e prima media, in tutta Italia, hanno scelto il libro di Stefania Carini e Joanna Borella, Le ragazze di Mister Jo (Mondadori, 2022). Una bellissima storia di sport e inclusione dove il calcio femminile, oltre ad essere una disciplina sportiva, diventa un calcio ai pregiudizi: genere, religione, origine geografica, colore della pelle e ogni altra differenza non contano più di fronte all’obiettivo comune: fare un gol! Lo raccontano Stefania Carini, una brava giornalista e proprio lei, Mister Jo, al secolo Joanna Borella, allenatrice di calcio femminile a Milano e prima bambina di origine indiana a essere adottata in Italia, a metà degli anni Sessanta. Insomma, una garanzia!

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