Ricco, istruito, democratico: l'occidente è così “strano” grazie alla Chiesa

Roberto Persico

La recensione del libro di Joseph Henrich, WEIRD. La mentalità occidentale e il futuro del mondo

Perché noi occidentali siamo così strani? E perché è importante capire che lo siamo? Intorno a queste due domande gira WEIRD. La mentalità occidentale e il futuro del mondo (il Saggiatore, 704 pp., 32 euro), l’ultimo libro di Joseph Henrich, docente di Psicologia ed economia a Vancouver, che al suo apparire un paio d’anni fa negli States ha suscitato un dibattito come non si sentiva da tempo.
Premessa. “Weird” in inglese significa “strano”, ma proprio strano strano, “sorprendente”, “innaturale”. WEIRD però è anche l’acronimo di Western, Educated, Industrialized, Rich, Democratic; perciò la domanda diventa: da dove viene la stranezza che ha reso l’occidente istruito, industrializzato, ricco, democratico?

 

La domanda non è nuova; nuova però è la risposta che Henrich propone: la chiave dello “strano” sviluppo occidentale, “il proverbiale sassolino che ha dato origine alla valanga del mondo moderno”, è la concezione del matrimonio e della famiglia introdotta in Europa dalla Chiesa. Risposta nuova e a prima vista a sua volta assolutamente “strana”: che nesso può esserci fra il “programma per il matrimonio e la famiglia” (Pmf) della Chiesa e lo sviluppo di “paesi più individualistici, più ricchi, più innovativi ed economicamente più produttivi”, con “governi efficienti, che forniscono con più competenza servizi e infrastrutture pubbliche, come strade, scuole, elettricità e acqua”?

Per capire la novità della risposta bisogna cogliere anche la novità dell’approccio. Antropologo di formazione, Henrich ha dedicato parte della sua carriera allo studio di forme di parentela e credenze religiose e delle loro conseguenze sull’ordinamento delle società; e partendo da qui ha potuto cogliere la novità del Pmf. Tutte le società umane si strutturano in reti di parentela, dove le persone si concepiscono più come parti di un clan che come individui, sono leali con i membri del gruppo e sleali con gli estranei, privilegiano il conformismo rispetto all’originalità e così via. Viceversa, il matrimonio monogamico, il divieto di sposarsi fra parenti, l’esclusione dei figli illegittimi dall’asse ereditario e le altre caratteristiche del vincolo matrimoniale introdotte dalla Chiesa dall’inizio del Medioevo “hanno dissolto i clan e le parentele dell’Europa occidentale, riducendoli a famiglie nucleari. Gli spostamenti sociali e psicologici indotti da questa trasformazione hanno alimentato la proliferazione di associazioni volontarie, comprese gilde, città statutarie e università; hanno spinto l’espansione dei mercati impersonali e stimolato la rapida crescita delle città. Verso la fine dell’Alto Medioevo, catalizzati da questi cambiamenti sociali, modi di pensare, ragionare e sentire più WEIRD stimolarono l’emergere di nuove forme di leggi, governi e religioni, accelerando al contempo l’innovazione e la nascita della scienza occidentale”. Il tutto supportato da una mole impressionante di dati storici e studi psicologici.

 

Tutto questo non per tessere gli elogi del cristianesimo, che Henrich considera alla stregua di tutte le religioni una combinazione casuale di elementi culturali selezionati dal successo; ma per rispondere alla seconda domanda: perché è importante renderci conto della nostra stranezza? Perché altrimenti rischiamo di non capirci con il resto del mondo. Gli altri mondi infatti, anche se sono entrati nell’orbita dell’occidente e dei suoi valori, non sono passati attraverso un processo più che millenario di capillare cambiamento di mentalità, le loro strutture psicologiche profonde sono ancora quelle delle società claniche. Comprendere questa differenza è una condizione fondamentale perché i rapporti fra l’occidente e le altre culture non siano un dialogo fra sordi.

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