La libertà di iniziare da capo
Il Covid non è un cigno nero. E’ il terzo choc globale (in 20 anni) che ci avverte: non ci si salva da soli. Come uscire dalla società dell’individualismo liquido e realizzato. Un saggio
Metastabile. E’ un termine della termodinamica che indica un sistema in condizione di stabilità temporanea. Può evolvere in positivo o in negativo, o rimanere bloccato. Dipende dall’energia che è in grado di sprigionare. Si potrebbe usare l’aggettivo per la pandemia Covid-19, in fondo è quello che dicono scienziati e politici: non conosciamo le possibili evoluzioni, sappiamo solo che ci saranno. Ma lo si può dire anche della situazione complessiva in cui siamo immersi, anche se nella vita quotidiana le persone usano altre parole: paura, incertezza, ansia per il futuro. Dunque, che cos’è questo choc da pandemia che stiamo vivendo? E’ “un evento eccezionale o uno degli effetti collaterali della società globale con i quali dovremmo imparare a convivere stabilmente?”. Dire “metastabile” non è una complicazione aggiuntiva, è provare a guardare le trasformazioni in atto usando una lente di ingrandimento. Nella fine è l’inizio - In che mondo vivremo (Il Mulino, 180 pp., 15 euro) è un libro che cerca di mettere ordine nei fatti e anche nei discorsi di tutti noi. Con un ottimismo paradossale, fin dal titolo e dalla prima citazione in esergo: “Ed è il pensiero della morte che, / infine, / aiuta a vivere”. Una poesia di Umberto Saba.
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"