Roberto Cicutto, uomo di cinema, approda nell'ecosistema Biennale
Franceschini trova il dopo Baratta nel perimetro di Cinecittà
Milano. Svegliatosi di buon mattino e di buon umore, con i risultati elettorali, il ministro Dario Franceschini ha comunicato la nomina tanto attesa ma che le nuvole della politica avevano consigliato di tenere in sospeso oltre la data di scadenza. Quella del successore di Paolo Baratta alla presidenza della Biennale di Venezia. Il nome piovuto in tarda mattinata sulle agenzie, e da lì rimbalzato a Ca’ Giustinian è quello di Roberto Cicutto, produttore cinematografico di lungo corso, 71 anni, veneziano di nascita ma romano per professione e dal 2009 a capo di Istituto Luce Cinecittà, in scadenza di mandato (il che apre ora i giochi per la poltrona istituzionale più importante del cinema italiano: la società è controllata dal Mef e dal Mibact).
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- Maurizio Crippa
"Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.
E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"