La proteina CRISPR/Cas9 gRNA Cas9

“Giocare a fare Dio è pericoloso”

Redazione
Perfino Faust si fa venire gli scrupoli quando si tratta di creare il bambino perfetto. Due giorni fa sulla rivista Science un gruppo di autorevoli scienziati ha pubblicato un articolo nel quale mette in guardia sui possibili, inquietanti sviluppi dell’ingegneria genetica.

Perfino Faust si fa venire gli scrupoli quando si tratta di creare il bambino perfetto. Due giorni fa sulla rivista Science un gruppo di autorevoli scienziati, tra cui Jennifer A. Doudna, inventrice della tecnica per modificare il genoma umano (Crispr/Cas9), ha pubblicato un articolo nel quale mette in guardia sui possibili, inquietanti sviluppi dell’ingegneria genetica. Nell’articolo, ripreso ieri dal New York Times, gli scienziati chiedono una moratoria internazionale per bloccare l’utilizzo della tecnica sull’essere umano, perché altera il Dna in un modo che può essere ereditato: la selezione della razza 2.0, né più né meno. C’è la possibilità, inoltre, che i medici inizino a sperimentarla senza avere avuto abbastanza tempo per capirne le reali conseguenze sull’essere umano. Finora la tecnica di manipolazione è stata testata su ratti e scimmie, ma nessuno sa se funzioni allo stesso modo anche sull’uomo. Ma sembra che sia così semplice che presto potrebbe bastare una visita in day hospital per farsi un ritocchino al Dna.

 

Secondo gli autori dell’articolo urge una riflessione etica seria, e chiara, sulla possibilità di manipolare il genoma umano per fini terapeutici, un modo per camuffare un mostro dell’ingegneria genetica che ormai non sembra più essere solo un’ipotesi del futuro: scegliere il colore degli occhi e dei capelli di un bambino. Offrire la possibilità di crearsi il figlio su misura. “E giochi a fare Dio, manipolando il tuo Dna”, cantavano in “Non è per sempre” gli Afterhours. Giocano a fare Dio, e poi se ne pentono. E pure le voci di chi avverte l’opinione pubblica della strada che si sta percorrendo, dritta verso una nuova eugenetica, rimangono spesso inascoltate.

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