Foto LaPresse

editoriali

Milano, il realismo della sicurezza 

Redazione

I dati positivi sui reati in calo e la narrazione allarmista. Il problema minori

Nonostante l’indefesso sforzo dei pm dell’edilizia per gonfiare il numero dei crimini commessi a Milano, battezzando pure nuove fattispecie come la “corruzione urbanistica”, la situazione dei reati – e della correlata sensazione di insicurezza nel capoluogo lombardo è decisamente migliore di quanto la “percezione” e la narrazione mediatica provino ogni giorno a farci credere.

 

Nel tradizionale incontro di fine anno della prefettura e dei vertici delle Forze di polizia con la stampa, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia ha snocciolato dati che danno sostanza al realismo di chi non crede a Gotham City (volendo, può essere letto anche come un segnale di trend nazionale). Il totale dei reati è in calo, e ormai da anni: meno 8 per cento in città (diecimila in meno sul 2024) e proprio in quella fascia di criminalità che colpisce il normale cittadino. Un vero crollo dei furti in casa (-13) e nei negozi (-12) e delle rapine (-18). Diminuiscono anche in reati sessuali (meno 18 per cento) anche grazie a leggi più stringenti, ma il dubbio secondo alcuni è quello di minori denunce.

 

Tutto bene, dunque? Ovviamente no, e non lo dicono né il prefetto né il questore Bruno Megale. Che evidenziano, ad esempio, che oggi uno dei problemi più gravi per la sicurezza sono i reati dei minori. Nel 2025 sono stati fermati o arrestati 2.240 minorenni, sopratutto per quei reati predatori che spaventano i cittadini e spesso colpiscono altri minorenni. “C’è violenza in genere da parte e dei ragazzi, si assiste sicuramente all’uso di coltelli che tutti hanno, legato anche all’uso di alcol e sostanze stupefacenti”. Il consumo di droghe è in crescita e fa di Milano un mercato a rischio. Dunque realismo e attenzione sociale, a fronte di interventi di polizia in costante crescita. Anche sull’immigrazione illegale è falsa la narrazione di inefficienza delle autorità: in un anno ci sono stati 686 stranieri rimpatriati verso e 1.856 espulsioni. La realtà non è semplice, ma è molto diversa dalla narrazione allarmista che fa comodo solo al populismo ma non aiuta a risolvere i fenomeni. 

  

Di più su questi argomenti: