Ansa
tra furti e perdite
Per il Louvre il 2025 è stato un anno orribile
Dal furto del secolo da 88 milioni di euro fino alle continue lamentele per le condizioni di lavoro passando per la rottura delle tubature che ha danneggiato diversi documenti nella sala delle Antichità egizie: quest'anno per il museo pariginio è stato problematico
Non c'è pace per il Louvre. Non bastava il furto dei gioielli della corona francese il 19 ottobre, nel museo parigino si sono rotte alcune tubature che hanno danneggiato la sala delle Antichità egizie. La notizia, riportata da La Tribune de l'Art, è stata confermata dal museo parigino alla Afp. "Tra i 300 e i 400 libri" sono stati danneggiati dalla perdita, ha spiegato Francis Steinbock, vicedirettore del museo, specificando che si tratta di "riviste di egittologia" e "documenti scientifici" utilizzati dai ricercatori. Questi volumi rilegati risalgono alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo. "Nessun bene patrimoniale è stato danneggiato", ha sottolineato, aggiungendo che "al momento non abbiamo perdite irreparabili o permanenti per queste collezioni". Si tratta di "documenti estremamente utili e frequentemente consultati", ma "per nulla unici al mondo", ha aggiunto. "Si asciugheranno, li manderemo al legatore per restaurarli e poi saranno rimessi sugli scaffali". Anche se la notizia ha cominciato a esser diffusa nella giornata di domenica 7 dicembre, il guaio sembra essere accaduto il 26 novembre intorno alle 20:45, stando alle fonti del Louvre. La perdita d'acqua è stata causata dall'apertura accidentale di una valvola che ha provocato una perdita da una tubazione nel soffitto di una delle stanze. Il vicedirettore Steinbock ha spiegato che questo sistema idraulico è stato chiuso per diversi mesi e la sua sostituzione è prevista a partire da settembre 2026, nell'ambito di importanti lavori di ristrutturazione che si svolgeranno nell'arco di diversi mesi.
Ma la situazione che si è venuta a creare non è di certo qualcosa di episodico: una ventina di giorni fa, il museo è stato costretto a chiudere a titolo preventivo la Galerie Campana, che custodisce migliaia di vasi e ceramiche dell'antica Grecia raccolte nell'Ottocento dal collezionista romano Giampietro Campana. A essere incriminata da parte di alcuni tecnici è stata la tenuta di alcune travi.
Niente di troppo grave, certo. Ma il museo, nel 2025, ha visto le prime pagine dei giornali mondiali più per i suoi errori e problemi che per le opere che ospita. Tanto che i sindacati hanno annunciato uno sciopero a oltranza del personale del Louvre che partirà il 15 dicembre: "Ogni giorno, gli spazi espositivi sono chiusi ben oltre le previsioni del piano di apertura garantito, a causa della mancanza di personale nonché a causa dei guasti tecnici e della vetustà dell'edificio", scrivono i sindacati in una lettera indirizzata al ministro della Cultura francese, Rachida Dati. Già a giugno il museo aveva improvvisamente sospeso le attività a causa di uno sciopero lampo del personale. Il motivo erano le condizioni di lavoro ormai al limite della sopportazione. E a ben vedere: sovraffollamento cronico, carenze di organico e una manutenzione strutturale che fa acqua da tutte le parti - si potrebbe dire anche letteralmente.
Il tutto è testimoniato dagli episodi che si sono susseguiti nel corso dell'anno e che hanno coperto di vergogna il museo più famoso al mondo. Il furto del 19 ottobre, tanto per iniziare, aveva fatto il giro del mondo sia perché aveva evidenziato gli scarsi sistema di sicurezza del museo più importante al mondo, sia per il valore del furto: 88 milioni di euro. I ladri erano riusciti a portarsi via il diadema dell'imperatrice Eugenia, la moglie di Napoleone III, composto da quasi 2.000 diamanti. Anche se poi le autorità hanno arrestato i 4 membri della banda, i gioielli non sono stati trovati. Poi la scoperta delle password per il software delle telecamere di sicurezza, per alcune bastava digitare la parola "Louvre".
Nell'epoca di TikTok, non poteva mancare qualche scherzetto, come quando due ragazzi belgi sono riusciti, con fin troppa semplicità, ad appendere un quadro che raffigurava le loro facce nella Sala della Gioconda. Come hanno fatto a superare i controlli severissimi e rigidissimi? Semplice, una cornice fatta coi Lego che ha ingannato i metal detector. Ovviamente il video è andato virale.
Già prima di tutto questo, il presidente francese Emmanuel Macron aveva annunciato un ambizioso piano di restauro da 800 milioni dopo le denunce del presidente del museo per le condizioni di degrado e l'obsolescenza delle attrezzature, anche se secondo i media francesi solo una piccola parte di questi soldi sarebbe coperta dallo stato. Parallelamente, il Louvre, per una risoluzione più immediata dei problemi più urgenti, sta portando avanti un piano da 80 milioni. Per ricavare questo tesoretto, il consiglio del museo ha pensato bene di alzare i prezzi (e di parecchio) per i visitatori extra-ue: +45 per cento in più rispetto alla tariffa attuale, che però porterebbe alle casse del museo "solo" 15-20 milioni di euro l'anno. Una mossa che non ha trovato grande riscontro per i paesi oggetto della decisione, considerando che solo americani e cinesi rappresentano il 15 per cento dei visitatori del 2024.