Ansa
Il caso
Fugatti indagato per la morte dell'orso M90
Il gip di Trento ha respinto la richiesta di archiviazione sull'uccisione dell'animale avvenuta la primavera scorsa. Il presidente della provincia autonoma è indagato per il reato di "uccisione di animale con crudeltà"
Il gip di Trento Gianmarco Giua ha respinto la richiesta di archiviazione del fascicolo sull'uccisione dell'orso M90, avvenuta il 6 febbraio 2024, presentata dalla Procura di Trento. Lo ha comunicato l'Ente nazionale protezione animale (Enpa) in una nota. Nell'ordinanza con cui respinge l'archiviazione, il gip riconosce gli elementi indiziari per procedere nei confronti del presidente della Provincia di Trento, il leghista Maurizio Fugatti, per il reato di "uccisione di animale con crudeltà". L'esemplare di due anni e mezzo, qualche giorno prima, aveva seguito una coppia di escursionisti lungo un sentiero di 700 metri nei boschi di Mezzana, in Val di Sole. Fugatti, con il parere favorevole dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), aveva disposto l’abbattimento dell’orso bruno M90 nella Val di Sole perché l’animale era diventato un concreto pericolo per la sicurezza pubblica.
Nei mesi precedenti aveva seguito altre due volte alcune persone ed era stato avvistato in centri residenziali o nelle immediate vicinanze di abitazioni per ben dodici volte. E, nonostante diverse azioni di dissuasione, l’orso era “rimasto attivo e con atteggiamento pericoloso anche durante i mesi invernali”. L'intervento del presidente è stato anche motivato da un precedente accaduto due anni fa sempre nella Val di Sole, quando l’orsa Jj4, che è stata poi abbattuta, aggredì e uccise Andrea Papi, runner di 26 anni.
Il gip ha inoltre iscritto nel registro degli indagati il capo del Corpo forestale del Trentino Raffaele De Col e il dirigente del Servizio foreste e fauna della Provincia di Trento Giovanni Giovannini.