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il lutto

È morto Giorgio Armani

"Si è spento serenamente circondato dai suoi cari", fa sapere il gruppo di moda con una nota ufficiale. I funerali si terranno in forma privata, mentre la camera ardente sarà aperta sabato e domenica nella sua Milano

È morto Giorgio Armani. Il grande stilista aveva 91 anni. Lo comunica "con infinito cordoglio" il gruppo Armani, annunciando la "scomparsa del suo ideatore, fondatore e instancabile motore".  La camera ardente sarà aperta sabato 6 e domenica 7 settembre a Milano, presso l'Armani/Teatro di via Bergognone. I funerali, per espressa volontà di Armani, si svolgeranno in forma privata. Il sindaco Giuseppe Sala ha indetto per lunedì il lutto cittadino. 

"Il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto e ammirazione da dipendenti e collaboratori – si legge nella nota del gruppo, che conferma l'affetto e nello stesso tempo il rispettoso distacco che in molti, tanti, dimostravano con sincerità nei suoi confronti – si è spento serenamente, circondato dai suoi cari. Infaticabile, ha lavorato fino agli ultimi giorni, dedicandosi all'azienda, alle collezioni, ai diversi e sempre nuovi progetti in essere e in divenire".

Parole di cordoglio arrivano dal mondo della moda, dello spettacolo e della politica, e riconoscono in Armani un simbolo unico di eleganza e dell'Italia nel mondo. 

"Negli anni, Giorgio Armani ha creato una visione che dalla moda si è estesa a ogni aspetto del vivere, anticipando i tempi con straordinaria lucidità e concretezza", ricorda ancora il gruppo da lui fondato. "Lo ha guidato un'inesauribile curiosità, l'attenzione per il presente e le persone. In questo percorso ha creato un dialogo aperto con il pubblico, diventando una figura amata e rispettata per la capacità di comunicare con tutti. Sempre attento alle esigenze della comunità, si è impegnato su molti fronti, soprattutto verso la sua amata Milano. La Giorgio Armani è una azienda con cinquant'anni di storia, cresciuta con emozione e con pazienza. Giorgio Armani ha sempre fatto dell'indipendenza, di pensiero e azione, il proprio segno distintivo. L'azienda è il riflesso, oggi e sempre, di questo sentire. La famiglia e i dipendenti porteranno avanti il Gruppo nel rispetto e nella continuità di questi valori".

Come abbiamo raccontato qui, solo pochi giorni fa Armani aveva acquistato la Capannina del Forte dei Marmi, il locale versiliano dove lo stilista conobbe lo storico compagno Sergio Galeotti. 

 

Parlando con il Foglio qualche anno fa, durante la pandemia di Covid che paralizzò il paese e il mondo intero, Armani ha raccontato la scelta di trasmettere per la prima volta una sua sfilata in televisione. "Ripartire per me significa infatti continuare a dialogare con il pubblico. E’ dall’inizio della pandemia che penso al concetto diventato cardine nei dibattiti degli ultimi tempi: la democratizzazione. E’ stata alla base anche di quella Ricostruzione che guarì il paese dalle ferite della guerra e che attraversai con la forza spontanea che hanno soltanto i bambini, ma di cui ho parlato liberamente solo alla fine degli anni Ottanta”.

 

Ai giovani Armani ha lasciato non solo il suo esempio, ma anche alcuni consigli, affidati anche al Foglio in un colloquio registrato in video. 

 

 

 

 

 

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