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Una nuova inchiesta

A Bari arresti per corruzione e compravendita di voti. Indagato anche un assessore regionale che si dimette

Redazione

Fermati il sindaco di Triggiano Donatelli e Alessandro Cataldo, referente del movimento “Sud al Centro” e marito di Anita Maurodinoia, assessore ai Trasporti nella giunta Emiliano che ha deciso di fare un passo indietro. Decaro: "Non mi sorprende, avevamo denunciato". Lega all'attacco

La polemica politico-giudiziaria che ha investito Bari non accenna a concludersi. Due nuovi arresti sono stati effettuati questa mattina nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla procura di Bari relativa a presunti scambi di voti nelle elezioni di Triggiano, comune della provincia barese. A essere finiti ai domiciliari con l'accusa di corruzione elettorale e associazione a delinquere sono il sindaco di Triggiano Antonio Donatelli e Alessandro Cataldo, referente del movimento politico Sud al Centro e marito dell'assessora regionale ai Trasporti, la dem Anita Maurodinoia, che questa mattina si è dimessa dal suo incarico. Dimissioni accettate dal presidente Michele Emiliano.

 

La notizia arriva a poche settimane dalla bufera che ha travolto la città di Bari e il sindaco Decaro, all'indomani della decisione del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi di istituire una commissione per verificare l'ipotesi di scioglimento del comune per mafia. E a pochi giorni dalle sparatorie avvenute a Sannicandro, dove sono state fermate due persone per tentato omicidio e a Torre a Mare, dove in un agguato è stato ucciso Raffaele Capriati, figlio del boss Tonino Capriati. 

"Rispetto al voto di scambio, è una questione che non mi sorprende. Per primo, durante le ultime elezioni, ho fatto delle denunce circostanziate, ne ho fatte tre. Due di quelle erano per persone che votavano per me, per liste legate al mio nome", ha dichiarato Decaro in merito all'indagine di oggi sulla compravendita di voti. Dal Partito democratico la reazione è netta. "Il Pd non può né deve avere a che fare con chi compra i voti", ha tuonato il deputato Andrea Orlando in un post su X. 

 

 

Secondo l’impostazione accusatoria il marito dell'assessora regionale, attraverso un’associazione che riusciva a canalizzare le preferenze, avrebbe acquisito illecitamente voti a favore del sindaco Antonio Donatelli, rieletto durante le elezioni comunali di Triggiano nel 2021. Nell’inchiesta gli indagati sarebbero in tutto settanta, mentre sono dieci le misure cautelari eseguite dai carabinieri del Comando provinciale di Bari. Secondo la ricostruzione, esisteva un meccanismo illecito per garantire le preferenze. Si pagava anche 50 euro per voto e chi accettava l’accordo avrebbe dovuto consegnare copia dei propri documenti d’identità e della scheda elettorale per un preciso conteggio dei voti sezione per sezione. Significativo è stato quanto rinvenuto dai carabinieri  in un cassonetto nel quartiere San Giorgio di Bari: frammenti di fotocopie di documenti d’identità, codici fiscali di cittadini di Triggiano, un consistente numero fac- simile di schede e volantini di propaganda elettorale. Secondo le indagini un sistema analogo era già stato applicato nel settembre 2020, durante le elezioni del comune di  Grumo Appula. In quel caso, l'obiettivo della compravendita di voti sarebbe stata la rielezione di un assessore uscente, oggi finito in carcere.

Sulla questione è intervenuta anche La Lega che in una nota fa sapere: "Dopo l’inquietante comizio di Michele Emiliano con Antonio Decaro e le imbarazzanti polemiche del Comune di Bari contro il Viminale, le notizie delle ultime ore sono ancora più gravi e preoccupanti. Per la Lega siamo di fronte a vicende sconcertanti: i cittadini di Bari e di tutta la Puglia non le meritano". Domenica il vicepremier Matteo Salvini si recherà in visita a Bari. In questi giorni il capoluogo pugliese vedrà sfilare anche altri big in vista della campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. Per oggi è atteso l'arrivo di Giuseppe Conte che sosterrà la corsa di Michele Laforgia; domani sarà la volta della segretaria dem Elly Schlein a supporto dell'altro candidato, Vito Leccese, sostenuto anche da Emiliano e Decaro.

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