contro mastro ciliegia

Non troppa grazia, ma è sempre buona grazia. Grazie Mattarella

Maurizio Crippa

Da Franco Cioni a Bardhyl Zeneli: perché i cinque decreti di grazia firmati dal presidente della Repubblica ce lo fanno amare

Tra le cose che ci fanno amare il presidente della Repubblica c’è il momento in cui firma i decreti di grazia. Forse non il più cruciale dei suoi compiti – c’è anche l’Europa da difendere – ma un gran bel segno per tutti. Ieri ne ha firmati cinque. C’è Franco Cioni, un 77enne condannato per aver ucciso la moglie malata incurabile. Ovviamente la storia che fa titolo. Ma lo meriterebbe anche Abdelkarim Alla F. Hamad, ex calciatore libico condannato a trent’anni per concorso in omicidio plurimo in quanto “scafista”. Si è tenuto conto della giovane età al momento dei fatti. Significativa la grazia ad Alessandro Ciappei condannato per truffa, cui è abbonata la pena residua di pochi mesi per la “modesta gravità del fatto” (un’opzione natale à La Russa?). Gabriele Spezzuti, 57 anni, avrebbe dovuto pagare ancora 80 mila euro di multa per reati di droga. Infine Bardhyl Zeneli, 63 anni, un anno e sei mesi per essere evaso dai domiciliari: Mattarella ha tenuto conto del parere favorevole del magistrato di Sorveglianza. Curioso che sia lo stesso reato per cui Gianni Alemanno è rinchiuso a Rebibbia. Ma per lui la Sorveglianza parlò di “condotta arrogante, sprezzante, espressione di una personalità callida, pervicace e priva di scrupoli”. Fateci almeno la grazia di parlare con decenza, cari giudici.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"