(foto Ansa)

Contro mastro ciliegia

Pd, la nemesi dello streaming vietato da Schlein

Maurizio Crippa

La mania della segretaria dem di sottrarsi alla diretta del confronto politico è la fine di una storia. Ieri non ha permesso che si vedesse il dibattito in direzione. Eppure, ai tempi del revenant Bersani, accettarono la gogna con Grillo

Di ciò che ha detto Elly Schlein nella relazione alla segreteria del Pd, ognuno si informi quanto e come vuole, io non ho tutto questo trasporto; di come si possa valutare il suo operato, ad oggi, in questa pagina c’è chi ne sa molto più di me. Ciò che rimbalza dai siti e dai social, e che trovo davvero la cosa più triste, il contrario di una storia, è questa mania (smania?) della segretaria di sottrarsi alla pubblicità delle repliche, del dibattito. Preferisce il monologo. Ieri la brava Lia “che-ci-fa-ancora-lì?” Quartapelle aveva chiesto, e non solo lei, che gli interventi successivi fossero trasmessi in streaming. Niet, ha risposto.

Anzi: quella roba la faceva Renzi. Facciano come vogliono, ma comunque resta l’impressione che sia la nemesi di una intera storia. Fu il Pd di Bersani, quello appena rientrato dalla fuitina di Articolo Uno, a toccare il punto più basso, tragico e comico, della storia del partito, accettando assieme a Letta l’irrisione dello streaming integrale dell’incontro con i marrazzoni arrivati con l’apriscatole. Mezz’ora infame. E adesso proprio la segretaria che con il guru e con gli eredi apocrifi di quel movimentaccio ci va in piazza, proprio lei, Elly Schlein, lo streaming non lo vuole più. Arrivati sul fondo, si riprese a scavare.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"