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contro mastro ciliegia

L'angolo del buonumore antifascista

Maurizio Crippa

Da qualche tempo l'allarmismo di Repubblica per il ritorno del fascismo somiglia così tanto a una fisazione da regalare momenti di splendida comicità. Come il caso del presunto evasore fiscale palestrato e coperto di tatuaggi del Duce. Anche se poi a leggere bene, persino i tatuaggi, di Mussolini neanche l'ombra

Con la vita frenetica che si fa, a volte dimentico di passare all’edicola per la Settimana Enigmistica e mi perdo quel breve tuffo nell’allegria scacciapensieri delle Risate a denti stretti e l’Angolo del buonumore. Da qualche tempo c’è un rimedio, e persino quotidiano: i titoli-fissazione peggio della malattia sull’allarme fascismo di Rep. Tra editorialisti lancia in resta e cronisti in formazione da combattimento, la materia per un sorriso (ma preoccupato, eh) non manca mai. Ieri ad esempio, un titolo più foto online nell’edizione di Bari: “L’imprenditore con il tatuaggio Dux a processo per evasione fiscale”. Non avrà pagato l’Iva sui pigmenti?

Ma poi: la foto è di un palestrato occhialato barbuto a torso nudo, con un tremila tatuaggi, il più visibile recita “Money maker”, in mezzo ai quali “Dux”, francamente, non lo vedrebbe manco un pm. E dalla lunga articolessa tutto emerge (“Da buttafuori guadagnavo 3 euro all’ora”), e si evince pure che col fisco forse ha magheggiato sì, ma di fascismo, nemmeno un sospetto. Niente, per Rep. è “l’imprenditore con il tatuaggio Dux”. Allarme coatto che poi finisce come per Romano La Russa, ieri sottoposto a processo antifà in Regione a Milano per il noto braccino: volevano farlo dimettere, invece è ancora lì. Che ridere.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"