contro mastro ciliegia

Eirc "Scrooge" Clapton

Maurizio Crippa

Ci piacciono le rockstar generose, soprattutto a Natale. Ma se poi Springsteen vende tutto il suo catalogo alla Sony per 500 milioni, va bene lo stesso: è lo showbitz bellezza. Però il grande Mano Lenta che fa causa a una signora tedesca perché ha venduto un suo bootleg su eBay a 9,95 euro, e la vince. Be', dato che è pure anti vaccino, merita la pernacchia

A noi piacciono le buone azioni generose delle rockstar, specialmente sotto Natale, e anche se i Live Aid non vanno più tanto di moda c’è sempre qualcuno che mette la sua musica per l’amore fraterno, o per la pace nel mondo. Però non siamo nati ieri, e scoprire che il Boss Springsteen ha venduto tutti i diritti sui master del suo sterminato catalogo alla Sony  per la cifretta di 500 milioni di dollari (cosa che avevano già fatto anche Bob Dylan, Paul Simon e Neil Young) non ci fa ne caldo né freddo. E’ lo showbitz, bellezza. Però, soldino più soldino meno, colpisce che sotto Natale, un’altra rockstar non proprio di primo pelo come Eric Clapton abbia vinto una causa contro una cinquantenne tedesca che vendeva su eBay il bootleg di un “live” americano di Mano Lenta, risalente agli anni ’80. A ben 9,95 euro.

La donna ha fatto appello, dice che il suo defunto marito aveva acquistato il CD regolarmente in Germania, ma niente, dovrà pagare le spese legali per 3.000 euro. Legalmente, ha di certo ragione Clapton, anche se ci fa la figura di Scrooge. Poi però la stampa ha commentato che Clapton è uno che ha in odio i vaccini e i pass, e ha fatto persino una canzone con Van Morrison che piacerebbe pure alle groopie di Cacciari. Così è passato dalla parte del torto. Il pitocco.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"