Heather Parisi (foto LaPresse)

Lettera di dimissioni di Heather Parisi, Merlo style

Maurizio Crippa

Ha scritto una lettera peggio che di dimissioni: “Vivo al di fuori del sistema e non temo le inevitabili ritorsioni del mio atteggiamento. Non mi è stata data la possibilità di esprimermi come avevo chiesto”

Confesso di avere visto, sabato sera, un bel pezzo di Nemicamatissima. Ero da mia mamma, il mio critico televisivo più affidabile, e il target è RaiUno. Però, siccome non tutti i televecchietti sono pure rintronati, dopo un po’ ha detto: “Che noia, non ballano più nemmeno e non hanno niente da raccontare”. Siamo andati a nanna. Non sappiamo Lorella Cuccarini, ma giorni dopo la co-protagonista Heather Parisi ha detto la sua su Facebook (dove altro?) e l’impressione della mamma ha trovato conferme. “Sono arrivata in Italia piena di entusiasmo e di idee” (vive all’estero), ma “una volta arrivata è stato un susseguirsi di no, ad ogni mia proposta, ad ogni mia idea”. Ha scritto una lettera peggio che di dimissioni: “Vivo al di fuori del sistema e non temo le inevitabili ritorsioni del mio atteggiamento. Non mi è stata data la possibilità di esprimermi come avevo chiesto”. E allora, mamma o non mamma: o la Rai riformista e riformata proprio non trova la quadra. O Heather Parisi ha capito pure lei, in due puntate, quello che Francesco Merlo ci ha messo cinque mesi. Oppure la vera nemicamatissima di Heather Parisi, come pare di mezza azienda, non è Lorella ma Monica Maggioni.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"