
(foto LaPresse)
Certo, c'è la pandemia, ma la Mostra di Venezia 2020 pare poco invitante
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Avevamo scritto “autarchica”, quando si sapeva soltanto del film d’apertura: “Lacci” di Daniele Luchetti, dal romanzo di Domenico Starnone. Il direttore Alberto Barbera ha precisato ieri in conferenza stampa che la Mostra di Venezia 2020 non lo sarà affatto. Vigenti le restrizioni di viaggio per i registi e gli attori americani, non ci sarebbe stato nulla di male, le parole servono a capirsi. C’è sempre, in alternativa, il commento alla selezione letto su Deadline: “Global Arthouse”. Sono i film da festival, o d’arte e cultura. Se vogliamo capirci davvero, i film da cineclub che la Mostra di Venezia da un po’ felicemente trascurava. Al punto da premiare l’anno scorso con il Leone d’oro “Joker” di Todd Phillips: un film di supereroi che ha superato nel mondo il milione di incassi, ed era vietato ai ragazzini.
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