Dopo il gas, il petrolio, il litio, le terre rare, i chip, adesso tocca occuparci anche di un altro bene di consumo che rischia di diventare sciaguratamente scarso: la frittata con le cipolle. Che anche questa specialità della gastronomia casalinga stia diventando un prodotto strategico la cui scarsità provoca agitazioni geopolitiche e l’interesse della criminalità organizzata può sembrare una battuta, ma corrisponde a una curiosa attualità, anche se a voler essere precisi l’allarme va sdoppiato. L’ingrediente cipolla, infatti, in questo momento è un problema nelle Filippine; l’ingrediente uova negli Stati Uniti. Ma l’effetto è lo stesso.
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