Papa Francesco (foto LaPresse)

Leggere l'esortazione del Papa sul matrimonio e capire che forse la civiltà cristiana è finita

Ettore Gotti Tedeschi
Considerazioni sull'esortazione “Amoris laetitia” di Francesco: quali sono le conseguenze nella nostra società se le leggi morali e i sacramenti devono esser adattati alla realtà praticata secondo le culture vissute e non secondo ideali di riferimento? Ci scrive Ettore Gotti Tedeschi.

Al direttore - Dopo aver riflettuto sulla esortazione “Amoris laetitia” di Papa Francesco, mi sono domandato se questo documento non si fondi sulla certezza che la civiltà cristiana sia realmente finita, crollata.

 

Se fosse vero, si capirebbe perché l’esortazione lascia indirettamente intendere che le leggi morali e i sacramenti debbano esser adattati alla realtà praticata secondo le culture vissute e non secondo ideali di riferimento cui eravamo abituati. Ma la morale cattolica sul matrimonio si può fondare su una condotta di fatto, sociologicamente adottata, se questa contraddice il piano di Dio sul matrimonio e sul Suo disegno di salvezza? Ma in più, poiché l’esortazione invita i ministri di Dio (vescovi e sacerdoti) ad amministrare sacramenti, considerabili da alcuni “contro coscienza”, si lascerà loro almeno il diritto alla obiezione di coscienza, come per i medici verso l’aborto?

 

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