Il Pontefice nel pomeriggio di oggi aprirà la Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore

Il Papa: "Fino a quando la malvagità umana seminerà sulla terra violenza e odio?"

Matteo Matzuzzi
"Segni negativi ci fanno sentire Dio come assente, ma questo fiume di miseria non può nulla contro l'oceano di misericordia", dice Francesco celebrando la prima messa del 2016.

Roma. "Ogni giorno, mentre vorremmo essere sostenuti dai segni della presenza di Dio, dobbiamo ricontare segni opposti, negativi, che lo fanno piuttosto sentire come assente". E' un passaggio dell'omelia pronunciata dal Papa questa mattina in San Pietro in occasione della solennità di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata mondiale della pace. Una riflessione che ha toccato ancora una volta, come era stato nelle festività di Natale e Santo Stefano, i temi dell'attualità, dalle guerre al dramma dei migranti che scappano dalla violenza così diffusa in diverse parti del mondo. 

 

"La pienezza del tempo – ha aggiunto Francesco – sembra sgretolarsi di fronte alle molteplici forme di ingiustizia e di violenza che feriscono quotidianamente l'umanità. A volte ci domandiamo: come è possibile che perduri la sopraffazione dell'uomo sull'uomo? Che l'arroganza del più forte continui a umiliare il più debole, relegandolo nei margini più squallidi del nostro mondo? Fino a quando la malvagità umana seminerà sulla terra violenza e odio, provocando vittime innocenti? Come può essere – ha sottolineato ancora il Pontefice – il tempo della pienezza quello che pone sotto i nostri occhi moltitudini di uomini, donne e bambini che fuggono dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione, disposti a rischiare la vita pur di vedere rispettati i loro diritti fondamentali? Un fiume di miseria, alimentato dal peccato, sembra contraddire la pienezza del tempo realizzata da Cristo".

 

Ma è qui che arrivano le parole di speranza, che il Papa ha voluto mettere in rilievo: "Questo fiume in piena non può nulla contro l'oceano di misericordia che inonda il nostro mondo. Siamo chiamati tutti a immergerci in questo oceano, a lasciarci rigenerare, per vincere l'indifferenza che impedisce la solidarietà, e uscire dalla falsa neutralità che ostacola la condivisione. La grazia di Cristo – ha detto – che porta a compimento l'attesa di salvezza, ci spinge a diventare suoi cooperatori nella costruzione di un mondo più giusto e fraterno, dove ogni persona e ogni creatura possa vivere in pace, nell'armonia della creazione originaria di Dio".

 

[**Video_box_2**]Alle ore 17, Francesco aprirà la Porta Santa del Giubileo straordinario della misericordia nella basilica di Santa Maria Maggiore.

  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.