Il Milan e i due cannoli contro il Palermo. Da prendersi a schiaffi

Lanfranco Pace

Abbiamo preso due cannoli siciliani. Ne avevamo assunto anche in passato ma pesanti così mai. Ci hanno superato, sovrastato. In corsa, sono arrivati primi su ogni contrasto senza sforzi apparenti.

Abbiamo preso due cannoli siciliani. Ne avevamo assunto anche in passato ma pesanti così mai. Ci hanno superato, sovrastato. In corsa, sono arrivati primi su ogni contrasto senza sforzi apparenti. Sono stati sempre lucidi: con giocate di prima, rapide, efficaci ci hanno tagliato a fette, una tempesta insomma. Dei nostri il migliore è stato il portiere e abbiamo detto tutto.

 

Perdere si può, ma così no. A parte un quarto d’ora iniziale, per il resto abbiamo fatto la figura dei moscioni svampiti, stolidi, presuntuosi, irritanti per totale confusione di idee. La cosa si è fatta surreale nel secondo tempo quando abbiamo giocato con quattro punte e un centrocampista offensivo: anziché spalmarsi in lungo e in largo si sono tutti agglutinati al centro come casino-montiani, producendo ressa nel fosso di poco più di dieci metri esistente tra le linee dell’avversario. Così non sapendo che fare ognuno si è esibito nel suo personalissimo balletto, con finta e tentativo di dribbling fino allo sfinimento, se poi sono troppi gli avversari, allora la si manda indietro e si ricomincia da capo. Roba da prendersi a schiaffi.

 

[**Video_box_2**]Non abbiamo più Weah né Shevchenko né Ibra e questo lo sapevamo. Non abbiamo ancora un gioco, sapevamo anche questo.

 

Non sapevamo invece di avere così tanti giocatori dai piedi insensibili, vuoi per la pressione per lo stress o direttamente per difetti di fabbrica: cross tirati addosso all’avversario a cinque metri, traiettorie tese come mozzarelle, stop alla sans façon, passaggi laterali troppo forti o troppo deboli, tiri spaparanzati: è mai possibile che un Abate un De Sciglio o un altro difensore o un centrocampista non siano in grado dalla distanza di piegare le mani del portiere, spaccare pali e traverse come farebbe un normalissimo, volenteroso mediano della Premier League?

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  • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.