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La mafia dov'è?

Massimo Bordin

Ordinario di diritto penale all’Università di Palermo, il professore Costantino Visconti, più volte consulente della commissione parlamentare antimafia ha recentemente pubblicato per Laterza, nella collana Idòla, “la mafia è dappertutto (Falso!)”

Ordinario di diritto penale all’Università di Palermo, il professore Costantino Visconti, più volte consulente della commissione parlamentare antimafia ha recentemente pubblicato per Laterza, nella collana Idòla, “la mafia è dappertutto (Falso!)” in cui confuta alcuni luoghi comuni sul tema della mafia. Un buon libro dove però sul tema del processo “Mafia Capitale” si critica la tesi secondo cui il capo di imputazione fa colpo ma non regge ai fatti. Invece sì, sostiene il professore Visconti che cita una sentenza della Cassazione in cui si specifica che nell’applicazione dell’articolo 416 bis “non rientrano solo grandi associazioni di mafia ad alto numero di appartenenti, dotate di mezzi finanziari imponenti, e in grado di assicurare l’assoggettamento e l’omertà attraverso il terrore. Piuttosto, risultano ben punibili anche piccole mafie con un basso numero di appartenenti (bastano tre persone), non necessariamente armate, che assoggettano un limitato territorio o un determinato settore di attività, avvalendosi però del metodo dell’intimidazione da cui derivano assoggettamento e omertà”. Tre persone così nel processo ci sono, anche quattro, ma se l’assoggettamento di Vigna Stelluti e gli affari della coop di Buzzi possono essere sanzionati col 416 bis, allora davvero si può dire che “la mafia è dappertutto”. Altro che “falso!”.

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