Intervista a Riina jr.: Vespa fa concorrenza a Roberto Saviano

Massimo Bordin
Il dibattito sull’intervista di Vespa a Riina jr. continua, in spregio al monito caro ad Alessandro Milan che tutte le mattine ricorda agli ascoltatori della sua rassegna stampa che “la carta costa”. Comunque, una volta trasmessa l’intervista ognuno la può valutare come meglio crede.

Il dibattito sull’intervista di Vespa a Riina jr. continua, in spregio al monito caro ad Alessandro Milan che tutte le mattine ricorda agli ascoltatori della sua rassegna stampa che “la carta costa”. Comunque, una volta trasmessa l’intervista ognuno la può valutare come meglio crede. Anche se da alcuni commenti emerge un sotto-tema di qualche interesse. Bruno Vespa catalizza una notevole ostilità, non sempre motivata, come riesce solo a un’altra diversissima icona delle tv e delle librerie: Roberto Saviano. Personalità diversissime, a cominciare dal look, che hanno in comune solo due cose: i loro detrattori e i successi di share e di vendite. Non è azzardato pensare che in molti casi, non in tutti certo, la seconda sia la causa della prima.

 

Quanto al dibattito parlamentare, molti trovano normale che a occuparsi della faccenda sia stata la commissione Antimafia e non, se mai, quella di vigilanza Rai. A me pare singolare e indicativo. Infine ci sarebbe da notare che ieri qualcosa di serio sulla mafia e la società, sui giornali c’era. Ma era l’editoriale di Paolo Mieli sul Corriere, che parlava di mafia, antimafia e Confindustria. Cose serie e complicate sulle quali disponibili ad appassionarsi sono pochi. Quelli capaci di ragionare.