Interessanti accertamenti su abusi edilizi in Sicilia

Massimo Bordin
La lotta in difesa dell’ambiente e della legalità condotta dalla magistratura non conosce soste. Soprattutto in Sicilia. Magari in forme riservate, lontane dai riflettori, con bersagli non noti al grande pubblico e con qualche ritrosia nel darne notizia.

La lotta in difesa dell’ambiente e della legalità condotta dalla magistratura non conosce soste. Soprattutto in Sicilia. Magari in forme riservate, lontane dai riflettori, con bersagli non noti al grande pubblico e con qualche ritrosia nel darne notizia. Un esempio è venuto proprio ieri in un lancio di agenzia attraverso il quale il procuratore capo di Ragusa dottore Carmelo Petralia, uscendo da un abituale riserbo, confermava all’Agenzia Italia l’apertura di un modello 45, ovvero di un accertamento preliminare ancora senza indagati né ipotesi di reato, su un possibile abuso edilizio in località Santa Croce Camerina, spiaggia di Punta Secca. Singolare può apparire come la stampa sia venuta a conoscenza di una indagine ancora praticamente non iniziata, ma la conferma del procuratore capo leva ogni dubbio sulla attendibilità della notizia, forse filtrata dall’associazione consumatori CODACONS che aveva presentato un esposto in merito. C’è un ultimo particolare da riferire, ma è una mera curiosità. La costruzione presuntivamente abusiva è una terrazza conosciuta da milioni di italiani, quella della casa del commissario Montalbano nella nota fiction. Si attendono sviluppi.

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