
Foto di SAMI7 su Unsplash
Editoriali
La garanzia dell'aborto e la caccia al personale obiettore
Assumere personale sanitario che garantisca l’Ivg per garantire l’applicazione della legge 194 è legittimo. Molto diverso è discriminare gli obiettori. Il caso di Sicilia e Sardegna
Una notizia dalla Regione Sardegna in tema di aborto – o per meglio dire dell’accesso alla Ivg prevista dalla legge 194 – notizia analoga a una di qualche settimana fa dalla Sicilia, richiede qualche riflessione. La consigliera sarda di Fdi, Francesca Masala, ha criticato con toni più adatti a un comizio, “no alla caccia agli obiettori”, una proposta di legge dei cinque stelle per imporre che in tutti gli ospedali pubblici dell’isola vengano istituite, se non già presenti, “aree funzionali” dedicate all’Ivg (che nella 194 non sono menzionate, però). Ma, soprattutto, che tutte le Asl debbano assumere personale non obiettore, “con clausola di decadenza in caso di successiva obiezione di coscienza”. In Sicilia è stata già approvata una legge simile, che obbliga gli ospedali pubblici ad assumere medici non obiettori, con procedure concorsuali specifiche. La legge siciliana rientra nell’ambito di attuazione della 194, che prevede l’obbligo di garantire alle donne l’accesso in sicurezza all’aborto.
Nulla osta dunque a predisporre “procedure concorsuali specifiche” per garantire l’applicazione della legge, ma con il caveat – su cui qualcuno, nel campo antiabortista, dovrebbe vigilare anziché gridare alla “caccia agli obiettori” – che questa procedura non sia arbitrariamente lesiva del diritto a essere assunti e a lavorare nel sistema pubblico del personale obiettore. Come garantito dalla 194. Andrà verificato per la Sicilia, ma in Sardegna è proprio questo aspetto che, nella proposta del M5s, sembra mancare. Prevedere infatti una clausola di decadenza in caso di successiva obiezione cozza con il dettato della 194, che all’articolo 9 stabilisce che “l’obiezione può essere revocata” o venire proposta anche successivamente, senza prevedere che il neo obiettore venga licenziato. Assumere personale sanitario che garantisca l’Ivg è legittimo. Molto diverso sarebbe, anche sotto il profilo costituzionale, discriminare gli obiettori. O tanto peggio, come in certune proposte, chiedere l’abolizione dell’obiezione di coscienza tout-court.