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Jannik Sinner - foto Ansa
Bandiera bianca
Straordinario Sinner. Ecco perché piace così tanto agli italiani
Una serie di buone ragioni (e anche la ragione principale) per cui amiamo il tennista altoatesino
Sinner è bravo. Sinner è bello. Sinner è buono. Sinner gioca a calcio con un bambino. Sinner gli batte le mani quando prende goal. Sinner palleggia col tennista in sedia a rotelle. Sinner si mette in sedia a rotelle anche lui. Sinner gira il mondo di trionfo in trionfo. Sinner vince ma non esagera. Sinner vince e dopo si scusa. Sinner ai festeggiamenti preferisce una cena leggera. Sinner è frugale. Sinner è un testimonial autorevole. Sinner parla inglese. Sinner ha caratura internazionale. Sinner ispira fiducia. Sinner a dodici anni aveva già le idee chiare. Sinner è umile. Sinner è una persona genuina. Sinner asciuga il manico della racchetta poggiandolo vicino al ventilatore. Sinner non ama i social. Sinner, probabilmente, presto compirà miracoli. Sinner ci causa un’epidemia di punti esclamativi dopo ogni frase che lo riguarda. Sinner mangia! Sinner dorme! Sinner respira! Sinner gioca a tennis! Sinner è tutto ciò che noi italiani non siamo. Per questo ci piace così tanto: essendo così straordinario, ci dà una scusa per continuare a non essere come lui.
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