Jannik Sinner - foto Ansa

Bandiera bianca

Straordinario Sinner. Ecco perché piace così tanto agli italiani

Antonio Gurrado

Una serie di buone ragioni (e anche la ragione principale) per cui amiamo il tennista altoatesino

Sinner è bravo. Sinner è bello. Sinner è buono. Sinner gioca a calcio con un bambino. Sinner gli batte le mani quando prende goal. Sinner palleggia col tennista in sedia a rotelle. Sinner si mette in sedia a rotelle anche lui. Sinner gira il mondo di trionfo in trionfo. Sinner vince ma non esagera. Sinner vince e dopo si scusa. Sinner ai festeggiamenti preferisce una cena leggera. Sinner è frugale. Sinner è un testimonial autorevole. Sinner parla inglese. Sinner ha caratura internazionale. Sinner ispira fiducia. Sinner a dodici anni aveva già le idee chiare. Sinner è umile. Sinner è una persona genuina. Sinner asciuga il manico della racchetta poggiandolo vicino al ventilatore. Sinner non ama i social. Sinner, probabilmente, presto compirà miracoli. Sinner ci causa un’epidemia di punti esclamativi dopo ogni frase che lo riguarda. Sinner mangia! Sinner dorme! Sinner respira! Sinner gioca a tennis! Sinner è tutto ciò che noi italiani non siamo. Per questo ci piace così tanto: essendo così straordinario, ci dà una scusa per continuare a non essere come lui.

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