Foto di Gregorio Borgia, AP Photo, via LaPresse 

Bandiera Bianca

L'ammenda di Spielberg: "Lo squalo" ha causato un danno d'immagine agli squali

Antonio Gurrado

Davanti alle videocamere della Bbc, il regista si è scusato per l'effetto del suo film. Nel 1975 la pesca dei dentuti pesciolini è aumentata. Ma poi sono aumentati anche gli attacchi da parte degli animali. Qualcuno si scuserà anche per la loro condotta?

Dopo il regista di “Love Actually”, anche Steven Spielberg è stato indotto a un’ammenda disonorevole. Intervistato dalla Bbc, si è detto pentito per aver girato “Lo squalo” o, meglio, per gli effetti che il suo film ha avuto sui dentuti pescioni. Pare infatti che dal 1975, anno della pellicola in cui si vede lo squalo attaccare dei poveri bagnanti, ci sia stato un incremento della pesca mirata nei suoi confronti, che avrebbe portato a una decimazione lungo le coste americane.

 

Spielberg insomma ammette che “Lo squalo” ha causato un danno d’immagine agli squali, donde la serena autocritica ai microfoni della Bbc. Va detto tuttavia che nell’anno di uscita del film, secondo le statistiche di Global Shark Attack, gli attacchi degli squali alle persone (che oggi si chiamano “interazioni”) erano stati solo otto. Poi, all’improvviso, sono diventati 39 nel 1976, 49 nel 1981, 56 nel 1988, 61 nel 1996, 97 nel 2000, 103 nel 2005, 122 nel 2008, 143 nel 2015… C’è insomma da aspettarsi ancora delle ulteriori scuse da parte di Steven Spielberg, stavolta per l’inqualificabile comportamento tenuto dagli squali nel trarre cattivo esempio dal film.

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