(Wikimedia Commons)

bandiera bianca

Diamo retta a Oscar Wilde se vogliamo salvare l'arte

Antonio Gurrado

L'arte è bella perchè è inutile e non per i suoi effetti concreti. Un appunto ai murales ecologici di Nouch

Tutta l’arte è completamente inutile, diceva Oscar Wilde. Sarà che sono passati più di cent’anni ma adesso l’arte fa notizia per la sua funzionalità. Ad esempio: da La Lettura apprendo di una nuova opera di Nouch, artista olandese che il 22 aprile inaugurerà a Palermo un murale “realizzato con vernici ecosostenibili che assorbono le particelle di smog, trasformandole in innocui sali minerali”. E ancora: “Un metro quadrato di pittura in grado di assorbire le polveri sottili equivale a un metro quadrato di riforestazione”.

 

Ne consegue che il valore dell’opera non dipende solo dai materiali da cui è costituita bensì dagli effetti concreti delle loro proprietà. Secondo questo criterio utilitaristico, dunque, lo stesso identico murale realizzato con vernici normali meriterebbe di passare inosservato; mentre, se bisogna giudicare dell’arte in base al suo impatto ambientale, nessun capolavoro pittorico varrà quanto un qualsiasi pannello solare della stessa dimensione. Tutta l’arte è completamente inutile, diceva Oscar Wilde: ma non vorrete mica dar retta a lui anziché a Nouch.

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